VIAREGGIO. Cerchi che si chiudono, casi di un destino che a volte fa intraprendere strade diverse, diversissime, ma che poi fa rincontrare in un giorno speciale. Lorenzo Fiale domenica (2 settembre) contro la Paganese disputerà la 250esima partita con la maglia del Viareggio, con la fascia di capitano al braccio.

La prima fu il 5 settembre 1999, sempre ai “Pini”, contro la Pro Patria. Le zebre vinsero 2-1 e Lorenzo andò anche in gol. Tra i lombardi giocava Dino Fava Passaro, oggi in forza proprio alla Paganese.

Per una stranissima coincidenza, dunque, i due si ritroveranno di fronte a distanza di 13 anni.

Lorenzo, quello di domenica è un traguardo indubbiamente storico. Quali emozioni ti suscita ?

“Questa è una soddisfazione personale immensa. Viareggio mi vuole bene e io voglio bene a questa maglia”.

Sono passati 13 anni dalla tua prima partita col Viareggio. Che ricordi hai di quella gara?

“Feci gol all’esordio, l’altro lo segnò Reccolani. Nella Pro Patria c’era Dino Fava. Ritrovarmelo di fronte farà uno strano effetto”.

Nella tua lunga carriera hai avuto modo di toglierti tante soddisfazioni.

“Tornai a Viareggio dopo la brutta esperienza di Forlì. Ebbi modo di parlare con Andrea Gazzoli, che mi convinse a rivestire questa maglia in un periodo dove ormai avevo già messo su famiglia. Mi disse che così avrei avuto modo di andare ad allenarmi in bicicletta”.

C’è una partita che ricordi con più piacere e un’altra che vorresti rigiocare?

“La gara con l’Aglianese di fronte ad uno stadio completamente pieno fu meravigliosa. Vincemmo il campionato di Serie D e per noi fu una grande gioia. Anche il play-out di ritorno contro la Paganese del 2010 a Livorno è una gara che difficilmente si può scordare. Fu la prima salvezza in Prima Divisione. Provo amarezza, invece, per quella col Benevento in casa, sempre del 2010. Pareggiammo 2-2 e finimmo agli spareggi per non retrocedere”.

E qualche giocatore che ti ha particolarmente impressionato?

“Zaza se continua così è destinato a fare carriera ad alti livelli, anche in Serie A. Ho avuto la fortuna di avere tanti amici come compagni di squadra. Mi riferisco a Barsotti, Gemignani, Fruzza, Bonuccelli e tanti altri”.

Venendo alla stretta attualità, domenica inizia il campionato. Come ci arriva la squadra?

“C’è massima fiducia nel mister. Lui è uno capace, sa tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Rispetto all’anno scorso la squadra non è stata smantellata e quindi ci sono sensazioni molto positive”.

Un campionato che si preannuncia particolarmente insidioso per le tante trasferte al Sud.

“Per me non c’è molta differenza nel giocare al nord o al sud. C’è soddisfazione per affrontare squadre di grande blasone. Alla fine gli avversari sono sempre undici, mica alieni (ci scherza su, ndr)”.

Per quanto tempo continuerai a giocare?

“Fino a quando mi divertirò ed il fisico me lo consentirà. Ancora non ho pensato a smettere, ma a dare il massimo per il Viareggio e aiutarlo a centrare la salvezza”.

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ultimo aggiornamento: 29-08-2012


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