(foto Stefano Dalle Luche)
(foto Stefano Dalle Luche)

CAMAIORE. Chiodi sull’asfalto. E trucioli di ferro. Un gesto criminale che poteva costare caro, molto caro, se qualche appassionato non si fosse accorto per tempo del pericolo. Forse voleva essere un gesto dimostrativo, ma quello che è stato fatto sulle colline di Camaiore sabato sera potrebbe essere definito un tentato omicidio. Qualcuno infatti ha cosparso di chiodi l’asfalto su una curva a Santa Maria Albiano, vicino al cimitero. Una curva che fa parte della prova di Lucese del Rally di Camaiore. Un tratto di pista che in genere viene percorsa ad alta velocità, nonostante il muretto di contenimento che stringe la curva e il precipizio, dall’altra parte.

La denuncia arriva da un ex pilota di rally di Camaiore, Gionata Bianchi. La scoperta l’hanno fatta due suoi amici: Fabio pacini e Roberto Leonelli. “Sabato notte dei miei amici andavano a piedi sulla prova di Lucese quando al punto di Santa Maria Albiano, vicino al cimitero, si sono accorti che in terra erano dei chiodi e trucioli di ferro per fare bucare la macchine in gara. Dopo quella curva – spiega Bianchi – si parte subito con un tratto veloce:  poteva accadere che qualcuno andasse veramente a sbattere contro il muro, oppure sbandare sulla sinistra dove c’è uno strapiombo”. In realtà lo stesso Fabio Pacini più tardi precisa: “È stato Roberto Leonelli, ad accorgersene, quando ormai le auto e la corsa era finita. E’ successo all’ultimo passaggio della prova quando tutte le auto erano passate. Siccome c’era l’intermedio, ed un capo posto, Roberto gli ha fatto vedere i chiodi”.

Per fortuna i due passanti, appassionati di rally ma soprattutto della vita umana, hanno pulito la strada prontamente. Poi affermano di aver avvisato un giudice di gara. A quanto pare però non sarebbero state sporte denunce.

Si dicono infatti ignari dell’accaduto gli organizzatori dell’evento. Parliamo con Pierangelo Brogi, della Scuderia Balestrero di Lucca che organizza sia il Rally di Camaiore che il Rally di Carnevale. “Non ne sapevamo niente, può darsi”. Dal tono di voce non percepiamo sorpresa. Come se in qualche modo fosse prevedibile. E infatti Brogi non perde occasione per parlare delle recenti polemiche scoppiate attorno al rally di Camaiore, soprattutto dopo la presa di posizione di Sel (forza di maggioranza a Camaiore), con la proposta di abolire la manifestazione per sostituirla con una corsa di auto elettriche. “Sono sempre i soliti, che tutti gli anni protestano e si lamentano – dice Pierangelo Brogi – succede anche per il Rally del Carnevale. Non gli do peso: sono solo una piccola minoranza. Del resto sbaglio o Sel non ha neanche più il ruolo di vicesindaco? Dicono che il Rally fa rumore? E i cacciatori allora? E con la caccia succedono di sicuro più incidenti”.

Il gesto dei chiodi sull’asfalto della gara ovviamente va al di là di qualsiasi polemica. Ancora più grave perché avviene a pochi mesi dal terribile incidente che coinvolse Valerio Catelani e la sua compagna, morti carbonizzati durante una gara. Proprio ai due piloti era dedicata questa edizione del Rally di Camaiore.

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