VIAREGGIO. “Il sottoscritto ed il Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini rispondono immediatamente all’appello di Raffaele Del Freo al quale non saranno certo sfuggiti i nostri manifesti sei metri per tre metri dove campeggia l’asse di penetrazione a sud dello stadio quale punto centrale del nostro programma per la viabilità della Darsena”.
Lo scrive Massimiliano Baldini, candidato sindaco per il Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.
“Condivido a pieno le riflessioni di Del Freo – non certo da oggi ma sin dal 31 gennaio 2004 quando fu il sottoscritto a rilanciare il vecchio tema dell’asse di penetrazione a sud dello stadio in un convegno all’Udina molto partecipato e, successivamente, nel corso della “marcia per l’asse di penetrazione” che vide tanti cittadini percorrere insieme, simbolicamente e sotto l’occhio vigile delle telecamere di Reteversilia, il tratto della pineta dove vogliamo che passi il nuovo asse viario.
Fu una battaglia che combattemmo contro l’allora Giunta Marcucci, ambiguamente divisa ed ingessata su tre soluzioni diverse mai portate a termine per responsabilità dei soliti condizionamenti ideologici.
Oggi che anche la Regione Toscana ha imboccato questa strada con decisione non possiamo più permetterci rallentamenti, tentennamenti, infingimenti, false democrazie e passi indietro.
Per questo motivo ci schieriamo decisamente per il completamento dell’asse a sud, con passaggio a raso dietro lo stadio e se vinceremo le elezioni daremo prioritario impulso a quest’opera.
Sono ben felice di incontrare Del Freo ed il comitato dei cittadini della Darsena ed ho richiesto ufficialmente un incontro anche con l’Ing. Fabrizio Morelli, fresco Segretario della costituenda Autorità Portuale, con il quale avrò a breve un incontro per discutere i temi del porto e al quale farò ovviamente presente la necessità che questa opera infrastrutturale giunga al suo completamento quanto prima attraverso la realizzazione del terzo lotto con passaggio dietro lo stadio ed arrivo in via Salvatori”.
