VIAREGGIO. “È capitato a diversi politici, prima convinti che la Bolkestein fosse una buona direttiva approvata anche dai parlamentari europei italiani, riconsiderare che porterebbe nel disastro le 30mila piccole imprese familiari balneari del nostro paese.” Lo scrive in una nota Emiliano Favilla, esponente versiliese della Federazione della Sinistra nonché promotore della protesta dei balneari contro la direttiva Bolkestein.

L”a stessa eurodeputata Lara Comi, ha cambiato parere? Io la conobbi per la prima volta al tavolo con la commissione europea nel confronto con Frohn, in occasione della ‘camperata’ dei balneari a Bruexelles di due anni fa. Onestamente in quell’occasione mi piacque poco dato che quando la nostra delegazione spiegava ai commissari europei le ragioni dei balneari e il disastro che avrebbero provocato le famigerate “ASTE”, la Comi scuoteva la testa in segno di disappunto alle nostre rimostranze.

“Come si ricorda sia Frohn che gli altri della commissione europea, invece, ascoltaroro con interesse e comprensione, suggerendoci anche cosa fare, dato che la Bolkestein stessa prevedeva la possibilità di evitare le aste, com’era già successo in altri casi nella stessa Europa. Lo stesso Frohn ci spiegò chiaramente che toccava al Governo Italiano perorare la causa in sede Europea.

Quindi, l’euro deputata Lara Comi, al tempo, condivideva le aste della Bolkestein. Oggi la Comi s’è riveduta? Se così è ne prendiamo atto con piacere. Ma ancora non vedo negli interventi della Comi quella chiarezza inequivocabile che sarebbe necessaria. Cioè, dire testualmente come ha fatto anche recentemente nel suo comunicato del 12 settembre: ‘Continuerò a cercare ogni strada possibile affinché coloro i quali da anni gestiscono uno stabilimento balneare posso proseguire la propria attività’.

“Sono belle parole sicuramente d’effetto, ma restano ambigue su come si può veramente risolvere il problema. Ricordiamp che anche il ministro Fitto con la sua funesta bozza che prevedeva le aste con i paletti, si proponeva di risolvere i problemi dei balneari. Per fortuna tra i balneari sono pochi quelli con ‘gli anelli al naso’ e sgamarono subito l’imbroglio.

“Concludo nel dire nessuna pregiudiziale nei confronti della Lara Comi del Pdl come nei confronti di tanti altri politici del Pd o altri, sindacati compresi: tutte le buone intenzioni vanno benissimo. Ma si esca per favore dalle buone intenzioni per passare ad atti chiari, concreti e soprattutto inequivocabili. Il dramma che vivono i piccoli imprenditori balneari, e tutto l’indotto e lo stesso turismo balneare del nostro paese, non si risolvono, appunto, con le buone intenzioni e con qualche ‘pacca sulle spalle’.

“Il convegno di Rimini del 6-7-8-ottobre sarà una opportunità importante per ribadire chiarezza a tutti i livelli, bisogna che i balneari di tutt’Italia vi partecipino numerosi ed ancora una volta senza gli ‘anelli al naso’.”

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ultimo aggiornamento: 14-09-2013


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