Affrontiamo il tema della verginità maschile dopo la puntata speciale per giovedì grasso dedicata al travestimento e alla seduzione, eccoci all’appuntamento numero 25 di  DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini. Oggi si parla di verginità (fisica) maschile.

La verginità maschile esiste o no?

Un domanda solo apparentemente un po’ strana ma che scaturisce dalla esperienza di chi, come il sottoscritto, sovente nel proprio ambulatorio si sente rivolgere domande nell’affrontare il problema della verginità maschile: “…ma Dottore, la prima volta che ho fatto all’amore non doveva rompersi il filetto?..” oppure “.. facevo l’amore e finalmente (Sic!) mi si è strappato il filo..”

Rottura del frenulo

Quasi che anche nell’uomo durante il primo rapporto dovesse accadere qualcosa di simile alla lacerazione dell’imene nella donna. In merito alla verginità maschile e alla rottura frenulo, una domanda che al medico, o semplicemente alla persona più matura, può anche far sorridere, ma che, magari inespressa, è nei giovani molto più frequente di quanto non si creda. Nel leggere un precedente articolo sulla fimosi (LEGGI QUI) il lettore attento avrà forse già intuito ogni cosa, ma non sarà male tornare a spendere qualche parola sul Frenulo del Pene. Per gli amici anche detto …“FILETTO”

verginità maschile

Cos’è il Frenulo

In anatomia umana si definisce frenulo una piega della pelle o di una mucosa mucosa. Tale piega ha il compito di congiungere due parti di un organo ( o due organi diversi ma vicini) impedendo o limitandone il movimento. L’etimologia della parola frenulo deriva infatti dal latino frenulum che è poi un diminutivo di frenum da cui l’italiano freno. Avendo spiegato la funzione di questa parte anatomica e cioè congiungere due parti di un organo o più organi per contenere il movimento, si comprende facilmente la sua derivazione da frenum da cui il verbo frenare ossia bloccare, rallentare, diminuire.

Esiste a seconda della sua sede un frenulo labiale, un frenulo linguale, un frenulo del clitoride e infine, il nostro protagonista: il frenulo del pene. Nel caso in questione la piega, molto sottile, connette il glande al prepuzio. Il glande – già lo sappiamo – è la parte terminale del pene mentre il prepuzio ( e lo stesso frenulo) è una membrana molto ricca di vasi sanguigni e terminali nervosi per cui, se stimolata, provoca un intenso piacere.

Verginità maschile: come affrontare la prima volta

Per evitare dolore nella verginità maschile come in quella femminile, ovviamente la stimolazione deve essere fatta in maniera appropriata perché parliamo di parti delicate del corpo. Se fatta troppo violentemente, può dare fastidio e dolore. In casi estremi si può giungere fino alla lacerazione dello stesso prepuzio con la fuoriuscita di molto sangue essendo molto vascolarizzato. Questa situazione è la base della leggenda metropolitana per la quale durante il primo rapporto sessuale è prevista la rottura del filetto. Se il frenulo è di lunghezza normale e le “manovre” sono, vivaddio, “adeguate all’organo” nulla si deve strappare.

C’è comunque da dire che questa circostanza, l’accidentale lacerazione del frenulo, la rottura del filetto del pene, pur non facendo piacere a nessuno non deve spaventare più di tanto perché è normale che in questi casi la fuoriuscita di sangue sia abbondante e basta comprimere la parte per qualche minuto e il sanguinamento cessa spontaneamente.

Lacerazione del frenulo

Può avvenire anche con masturbazione vigorosa, ma non è assolutamente la regola e di fronte ad una lacerazione del frenulo si determina dolore e sanguinamento di vario grado dovuto al fatto che lungo il frenulo passa una piccola arteria.

Cosa fare se il frenulo sanguina

Si deve, senza farsi prendere dal panico, tamponare la ferita, comprimendo il glande tra pollice e indice all’altezza della lacerazione e questa manovra è nella maggior parte dei casi sufficiente ad arrestare il sanguinamento.
Successivamente basta disinfettare la zona quotidianamente per una settimana, ed attendere la guarigione spontanea, che di solito avviene in una decina di giorni ma si consiglia di sospendere i rapporti sessuali per almento 20 giorni.

Se l’operazione di tamponamento non fosse sufficiente a causa di una rottura estesa, si rende necessario rivolgersi ad un pronto soccorso, dove normalmente, dopo anestesia locale, viene regolarizzata la lacerazione e vengono dati dei punti di sutura.

La lacerazione del frenulo completa o parziale.

In caso di lacerazione completa, dopo guarigione il problema è risolto, ma se la lacerazione è stata solo parziale può determinare dolore durante i rapporti successivi rischiando un’ulteriore lacerazione.
Continuando con i raporti, opzione possibile ma dolorosa, si produrrà una successiva lacerazione completa che risolva “naturalmente” il problema. Tuttavia, una  correzione chirurgica ambulatoriale è consigliabile in quanto indolore e definitiva.
A guarigione avvenuta si potranno avere residui cutanei del frenulo originale che non sono assolutamente fastidiosi per i rapporti sessuali, ma per alcuni possono essere percepiti “poco estetici” per cui è possibile la loro rimozione chirurgica ambulatoriale.

Frenulo corto

Come detto sopra esiste un’ampia variabilità delle caratteristiche del frenulo tra le persone. Le caratteristiche che rendono “a rischio” di lacerazione un frenulo sono principalmente la struttura sottile del frenulo, e una brevità tale da determinare la sensazione di trazione sul glande, in erezione.

Ora che ci siamo tutti tranquillizzati sulla non-rottura del frenulo al primo rapporto, c’è da dire che se questo filetto è troppo corto i problemi invece ci sono. E non pochi!.Se il frenulo del pene risulta troppo corto, il giovane (di solito il problema si evidenzia durante le prime attività sessuali) può andare incontro a molti problemi sia di carattere psicologico che fisico.

Intanto, l’erezione e quindi qualsiasi tipo di rapporto risulterà un po’ doloroso perché la poca elasticità del filo del pene che tiene unti il glande al prepuzio finisce per ostacolare lo scorrimento normale del prepuzio impedendo il completo scoprimento del glande. Il giovane potrebbe addirittura arrivare a soffrire di mancata erezione o di eiaculazione precoce (vi ricordate due precedenti puntate?). Problemi seri che, se non affrontati nella giusta maniera, potrebbero avere pesanti ripercussioni sulla coppia.

Prima buona norma sulla verginità maschile è come sempre parlarne e non tenersi dubbi, paure e ansie solo per se stessi. Parlare con la propria partner servirà per capire che si è di fronte ad un problema e una volta stabilito questo, sarà più facile concentrarsi su cosa fare per risolverlo magari con una visita andrologica dove si potrà trovare la terapia più idonea.

Talvolta il problema di un frenulo breve è risolvibile con adeguate norme comportamenti e igeniche, magari associate alla applicazioni di creme specifiche, ma in genere la soluzione passa da un intervento chirurgico chiamato frenulotomia (con eventuale frenuloplastica) in anestesia locale.

Concludiamo con una curiosità: forse pochi sanno che anche il clitoride, ossia l’organo del piacere femminile, ha un suo frenulo. Anche in questo caso si tratta di una lamina sottile che si colloca tra l’orifizio uretrale e il glande del clitoride. Non importa se si tratta di uomo o donna, le parole si ripetono: Glande è sia per l’uomo che per la donna. Anche se in quest’ultima, ovviamente, le dimensioni sono molto minori ed è completamente ricoperto da un cappuccio. Inoltre, il glande femminile termina senza alcun orifizio perché quello urinario è più in basso mentre nel glande maschile tale orifizio si trova all’estremità del glande stesso. Il frenulo è, in questo caso, una piega sottile che collega il glande femminile alle piccole labbra. In questo caso la lunghezza del frenulo non ha poi un’importanza rilevante ma può essere sede lo stesso di infiammazioni dovute a secrezioni del clitoride o a rapporti sessuali occasionali.

Inoltre, essendo una parte molto delicata e sottile può subire lacerazioni in seguito a sfregamenti troppo violenti. In generale, però, non si riscontrano molte gravi patologie. Il problema se non riguarda nello specifico il frenulo del clitoride potrebbe però riguardare altre parti dei genitali femminili. In tutti i casi è buona regola sottoporsi a controlli presso andrologi e ginecologi e parlare sempre con chi ci sta accanto per poter affrontare con più serenità qualsiasi problema si abbia, dal “più grande” al “più piccolo”. Il dialogo resta come sempre la migliore terapia che si possa trovare.

 

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Copyright VersiliaToday
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Il DR. Luca Lunardini è Medico-Chirurgo, Specialista Urologo con incarico di Alta Specializzazione in Andrologia, è dirigente medico presso la Unità Operativa di Urologia della A.S.L. 12 Versilia.

Membro della società italiana degli Urologi Ospedalieri e della Società Italana di Andrologia, ha fatto parte della Commissione Oncologica Nazionale del Ministero della Salute ed è stato Presidente della Sezione Provinciale di Lucca della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Il Dr. Lunardini è contattabile per qualsivoglia approfondimento via email al seguente indirizzi:[email protected]

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