VIAREGGIO. Si è svolto questa mattina in municipio l’incontro annunciato col sindaco di Viareggio Leonardo Betti. Era presente il segretario provinciale della Fiom Lamberto Pocai e i rappresentanti dei lavoratori delle aziende nautiche Aziumut Benetti, Perini Navi, Polo Nautico e Fipa.

Il sindacato ha manifestato la “forte preoccupazione generata dall’emorragia di posti di lavoro e dalle situazioni di crisi che si sono recentemente aperte in alcune delle storiche aziende del settore che, in generale, subiscono un forte ridimensionamento dei fatturati”, scrive Fiom in una nota. “Il calo dell’occupazione, iniziato inesorabilmente nelle piccole e medie imprese dell’indotto, adesso coinvolge anche le più grandi e rinomate.

“A Viareggio, nel solo comparto nautico, dal 2009 ad oggi sono andati perduti più di 3.500 posti di lavoro e si pone quindi con forza anche il problema della perdita di quel patrimonio di conoscenze e tradizioni che hanno portato le maestranze viareggine ai più alti livelli nel mondo. Oggi la popolazione lavoratrice della Darsena sta invecchiando e non c’è un adeguato ricambio generazionale, che possa beneficiare della formazione sul campo.

“Si spera in ulteriori segnali dopo la positiva apertura dei cantieri San Lorenzo, che avevano manifestato la volontà di prendere in affitto un ramo dei cantieri Fipa in Polo Nautico, per trasferirvi le attività legate all’acciaio reimpiegando così una decina di lavoratori oggi in cassa integrazione in deroga.

“Fermo restando il problema delle infrastrutture e dell’insabbiamento del porto, quello che va ridisegnato complessivamente è il futuro della Darsena perché è evidente che il settore nautico da solo non basta più. Da un porto polivalente com’era fino ad alcuni anni fa, dove si costruivano mercantili e barche da diporto per una grande varietà di committenti – senza dimenticare le attività legate alla pesca -, siamo passati ad un porto spopolato di imprese e lavoratori e ancora non si intravede quale sarà la trasformazione futura.

cantieri“Per tutti questi motivi il sindacato ha riproposto il tema di una certificazione di qualità del made in Viareggio nel settore nautico che però non può essere lasciata alla sola iniziativa delle aziende e potrebbe anche essere estesa ai territori limitrofi, in un’ottica di area vasta.

“Durante l’incontro si è parlato anche del regolamento di gestione dei beni demaniali portuali, oggi nelle mani dell’Autorità regionale, sul quale però non sono stati attivati percorsi di partecipazione né di condivisione delle scelte. Un regolamento che permette l’uso delle concessioni demaniali, deve porre precise garanzie con clausole socio ambientali. Poiché il demanio è anch’esso un bene comune, è importante stabilire cosa ci si fa e come, per tutelare l’ambiente, la salute, i diritti e i posti di lavoro. Per intenderci, non si possono più accettare certe paghe conglobate a cinque euro l’ora.

“Il sindacato ha accolto positivamente le proposte avanzate dal sindaco Betti, di incontrare gli imprenditori nautici e di coinvolgere i parlamentari di zona e si è reso disponibile per programmare insieme tutte le iniziative necessarie affinché si sblocchi una situazione di stallo che non fa bene a nessuno”.

Nel pomeriggio, poi, il segretario Pocai ha incontrato il presidente della commissione regionale Paolo Marini per consegnargli la relazione che era stata chiesta dopo l’incontro avuto a Firenze l’8 aprile scorso. “Marini ha assicurato che già domani mattina parlerà con la commissione attività produttive per proporre un incontro congiunto con il sindacato e il sindaco Betti. Inoltre Marini ha confermato la volontà di coinvolgere il consiglio regionale sull’argomento”.

Di tutto questo discuteranno anche i delegati Fiom riuniti nel direttivo provinciale in programma per venerdì 18, convocato in prima istanza per approvare il bilancio 2013.

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