STAZZEMA. Sono più di 8.000 i visitatori al Museo di Sant’Anna di Stazzema che hanno prenotato una visita nei soli mesi di marzo, aprile e maggio per una media che supera le 100 presenze giornaliere. Senza contare i visitatori spontanei e le giornate di celebrazioni in calendario (25 aprile, 1 maggio, 2 giugno) o i festivi (per i quali, generalmente, i gruppi non prenotano) è facile supporre che il numero è destinato a raddoppiare. Scuole, gruppi, associazioni provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero salgono quotidianamente a rendere omaggio ai Martiri di Sant’Anna e a conoscere la storia della strage del 12 agosto 1944 quando furono uccise dai nazifascisti 560 persone. Il Museo, aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) festivi compresi, accoglie quotidianamente centinaia di visitatori offrendo, attraverso gli operatori culturali presenti nella struttura, visite guidate, approfondimenti, visione di filmati e documentari, laboratori didattici ed escursioni nei borghi attraverso i Sentieri di Pace. La nuova strumentazione multimediale, sviluppata grazie al progetto finanziato dall’Unione dei Comuni della Versilia, garantisce approfondimenti sulle vicende e la memoria di Sant’Anna, mettendo a disposizione documenti inediti, filmati d’epoca e testimonianze, frutto di un imponente lavoro di ricerca volto a diffondere sempre di più la conoscenza e la fruibilità di materiale riguardante la strage e il processo.

Risultati che non arrivano per caso ma sono frutto di un percorso intrapreso dall’Amministrazione Comunale di Stazzema, in collaborazione con gli organismi del Comitato Onoranze ai Martiri di Sant’Anna, Regione Toscana, Provincia di Lucca, Unione dei Comuni, cui si è affiancata un’efficiente e capillare comunicazione che ha consentito di coinvolgere scuole, enti ed istituzioni (italiane e non solo).

“In questi anni abbiamo lavorato per rendere il Parco Nazionale della Pace un luogo in cui conoscere gli avvenimenti di Sant’Anna e trasmettere la memoria alle future generazioni”-spiega il sindaco di Stazzema, Michele Silicani. “Abbiamo avuto presenze istituzionali di altissimo livello con le massime cariche dello Stato: il 24 marzo 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano insieme al Presidente tedesco Joachim Gauck, una giornata davvero storica; il 12 agosto 2012 il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz e il 12 agosto 2013 il Ministro Maria Chiara Carrozza. Insieme ai rapporti e ai progetti avviati con città della Germania, della Francia, del Belgio e di altre zone d’Europa, Sant’Anna ha raggiunto una dimensione europea in cui rispecchia i valori di pace, amicizia e fratellanza. La finalità più importante era proprio questa: incrementare la conoscenza di Sant’Anna di Stazzema per favorire la conoscenza della strage, trasmettendo la memoria alle giovani generazioni. Un’opera fondamentale è stata svolta anche dai superstiti e dai familiari delle vittime, sempre disponibili ad incontrare gruppi di visitatori e raccontare la loro esperienza”.

I visitatori provengono da ogni parte d’Italia e non solo: al Museo si sono recati gruppi provenienti dalla Germania e altri paesi europei (Austria, Francia, Danimarca, Svezia, Belgio), da Stati Uniti, Argentina, Colombia, Nuova Zelanda, Australia, Giappone, Brasile, Russia. Segno inequivocabile che anche il web e la comunicazione attraverso rete giocano un ruolo determinante nella diffusione della conoscenza della strage e della memoria di Sant’Anna.

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ultimo aggiornamento: 16-04-2014


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