VIAREGGIO. La Capitaneria di Porto di Viareggio ha provveduto a porre sotto sequestro diverse aree e rifiuti abbandonati all’interno dell’area portuale e del retro-porto di Viareggio scambiata, da alcuni, in una vera e propria discarica a cielo aperto. L’attività coordinata personalmente dal Comandante della Capitaneria di Porto C.F.(CP) Marco Alberto Iacono, sotto l’egida della Procura della Repubblica di Lucca, è avvenuta a seguito di controlli sistematici in area portuale sin dalle scorse settimane e porterà con molta probabilità anche all’identificazione di alcuni dei responsabili, identità su cui, all’attualità, vi è il massimo riserbo.

La prima area colpita dai provvedimenti cautelari di carattere penale è mercato itticoadiacente al mercato ittico del Porto di Viareggio dove sono stati rinvenuti 23 pannelli ondulati in sospetto amianto di 280 cm * 110 cm, per un totale di 71 mq, in stato di frammentazione con pericolo di dispersione, per circa una tonnellata di materiali pericolosi, depositate in area pubblica ma costituente, di fatto, una discarica di materiali i cui pericoli sono ben noti a tutti, su cui, comunque saranno disposti ulteriori accertamenti per identificarne la tipologia e la pericolosità. Successivamente, veniva rinvenuto e sequestrato un fusto con 50 litri di olio esausto, derivante da scarti di combustione di motori marini, completamente aperto e a pochi centimetri dal ciglio banchina, ed i cui effetti, laddove un male intenzionato lo avesse spinto in acqua, sarebbero stati disastrosi.

Molto più voluminoso, in termini quantitativi, è stato il sequestro dell’area e dei materiali situati a poche decine di metri dal primo sito dove è stata posta sotto sequestro un’area di circa 70 metri quadri con 4 banchine galleggianti di 10 mt * 3 mt, considerate rifiuto speciale, vistosamente logorate dal tempo e dalle intemperie, lasciate abbandonate con incuria da chi, probabilmente, avrebbe avuto il dovere di smaltirle secondo legge.

mercato ittico viareggioAl momento è scattato il sequestro penale con l’elevazione delle fattispecie penalmente rilevanti del Codice dell’Ambiente, per la configurazione di realizzazione e gestione di discariche abusive e abbandono di rifiuti pericolosi. Ma con molta probabilità saranno annesse tutte le responsabilità penali derivanti dal danno cagionato all’ambiente e alla cittadinanza di Viareggio.

L’attività di indagine per tutto il degrado e abbandono in cui versano queste aree, considerate strategiche per l’economia del porto di Viareggio andranno avanti fino all’esatto accertamento di tutte le responsabilità delle varie figure che a vario titolo hanno contribuito a ridurre gli spazi pubblici in tale stato.

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