VIAREGGIO. “Da agosto si vuole immettere nella Fossa Fiorentina il percolato, trattato, della discarica di Cava Viti”: lo denunciano le associazioni Amici delle Alpi Apuane di Montignoso, Amici della Terra, Italia Nostra, Legambiente, Wwf e Rete Ambientale della Versilia che chiedono alle istituzioni di intervenire.

“Una storia spiacevole, iniziata con l’autorizzazione di una discarica su una delle sorgenti più ricche della costa, dove un tempo era stata eretta una chiesa per ricordare la sacralità del luogo. Un’area di grande bellezza, che oggi costituisce un’area protetta d’interesse locale (Anpil) e una Zona di Protezione Speciale (Zps) perché ricca di uccelli e farfalle rare, di piante d’acqua altrettanto uniche, conosciuta in tutto il mondo perché tappa della rotta di migrazione delle rondini dal Nord Europa all’Africa.

“Un’area necessaria al benessere della collettività in quanto purifica l’aria che si respira, mitiga gli effetti dei caldi torridi estivi, costituisce una riserva d’acqua nei periodi secchi. Nel progetto tutto questo non viene nominato, fatta eccezione per l’accenno al fatto che il percolato, dopo essere stato trattato dal depuratore mobile, finirà nella Fossa Fiorentina dove, una volta in azione, turisti, scolaresche, famiglie potranno ammirarne gli effetti.

“Si tratta di 80 mc/g, cioè 80mila litri giornalieri che per cinque giorni la settimana saranno versati nel Lago di Porta con un contenuto minimi di 800 ppm di cloruri che si depositeranno nel Lago aumentandone la salinità ed alterando di conseguenza le caratteristiche chimiche e fisiche dell’Habitat. Ma possiamo dormire sonni tranquilli: ‘Nel caso in cui siano presenti 6000 ppm di Cloruri (concentrazione massima) è ipotizzabile la produzione di un flusso di concentrato da smaltire fuori sito pari a circa 1,6 mc/h con un alimento impianto di circa 8,6 mc/h…’.
Niente viene previsto, neanche per ipotesi se si verificassero altri contrattempi durante i 4 anni della sua vita utile e poi…

“Nella discarica vengono conferiti fanghi di depuratori delle acque di lavaggio di impianti industriali, di prodotti di lavorazioni metallurgiche, fanghi di dragaggio di acque interne dove si trovano: metalli pesanti, idrocarburi, cloruri”.

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