FIRENZE. «I circa 10mila posti di lavoro che oggi annovera il comparto del marmo in Toscana sono salvi. Grazie alle proposte di emendamento avanzate anche dal gruppo regionale del Nuovo Centro Destra e che la Commissione ambiente e territorio, all’unanimità, ha fatto propri, il nuovo piano paesaggistico regionale contempla una serie di norme molto meno restrittive per lo sviluppo delle attività estrattive.» Questo il commento di chiara soddisfazione espresso dal consigliere regionale del Nuovo Centro Destra e vicepresidente della Commissione territorio e ambiente Andrea Agresti alla conclusione dei lavori della Commissione VI.

«Dopo ore di contrapposizione, soprattutto tra le file della maggioranza, finalmente ha prevalso il buon senso e la Toscana potrà avvalersi di un nuovo strumento di pianificazione territoriale che coniuga in modo intelligente e senza preconcetti ideologici tutela del paesaggio, sviluppo economico e benessere. Siamo orgogliosi di aver portato in porto un buon risultato. La Toscana non è e non può essere solo ambiente. L’unicum della nostra Regione è, da sempre, la convivenza di conservazione e progresso. Oggi gli estremismi (di una parte e dell’altra) hanno dovuto arrendersi e cedere il passo alle esigenze della ragione per il bene dell’intera Regione».

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