VIAREGGIO. Dall’inizio della crisi ad oggi è aumentato del 248% il valore di cibi e bevande sequestrati dai Nas perché adulterate, contraffate o falsificate. Lo dice Impresa Pesca Coldiretti commentato positivamente l’operazione della Guardia Costiera che ha portato al sequestro di 600 chili di prodotti ittici e a sanzioni per un valore complessivo di 20mila euro.

Nel mirino della Guardia Costiera anche una pescheria dove è stata contestata la detenzione e la vendita di circa 400 chili di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione, stabilimenti balneari nella terra dei Vip tra Forte dei Marmi e Viareggio, oltre ambulanti, supermercati, negozi. Impresa Pesca Coldiretti si complimenta con la Guardia Costiera per l’operazione e allo stesso tempo invita le forze dell’ordine “a proseguire nei controlli agendo così sia nell’interesse del consumatore finale, sia delle imprese e degli operatori che rispettano le regole sulla sicurezza alimentare”.

63 complessivamente le ispezioni eseguite per verificare la regolarità dei prodotti ittici immessi sul mercato o utilizzati nella preparazione delle pietanze da parte dei ristoratori. “Gli ottimi risultati dell’attività della Guardia Costiera – analizza Cristiano Genovali, presidente provinciale Coldiretti – confermano l’efficacia del sistema di controlli contro un crimine particolarmente odioso perché – sottolinea Coldiretti – si fonda sull’inganno”.

Per insegnare al consumatore a riconoscere un pesce fresco da un pesce congelato o “pescato” da un paio di giorni o più, italiano da uno che arriva da chissà quale mare, Impresa Pesca Coldiretti ha stilato in collaborazione con i pescatori associati un manuale molto accurato per evitare “fregature”. Per prima cosa – spiega Impresa Pesca – verificare la provenienza del pesce che si sta per andare acquistare: nell’etichetta, che è obbligatoria, deve essere indicata il nome commerciale della specie, il metodo di produzione (cattura o allevamento) e la zona Fao di pesca o paese di provenienza. Nel nostro caso “Zona Fao 37”.

Dopo essersi assicurati che si tratta effettivamente di pesce “targato” è necessario passare alla valutazione della freschezza facendo un poco di attenzione e affidandosi alle proprie capacità olfattive e tattili. Il pesce deve emanare un lievissimo odore, nel caso di mare odorerà al massimo di alghe e di acqua di mare. Diffidate da prodotti che ricordano l’ammoniaca perché non è sicuramente pesce appena pescato. Il corpo del pesce dovrà essere rigido, più rigido è più sarà fresco. Un’ulteriore prova per valutare questo aspetto è quella di tenere il pesce dalla parte della testa in posizione orizzontale, se si piega probabilmente non stiamo acquistando un pesce freschissimo. Il ventre dovrà essere turgido ed elastico, mai lacerato o gonfio o con delle macchie. La consistenza deve essere soda mentre la pelledeve essere tesa, brillante con le squame ben aderenti al corpo.

Se invece la pelle si presenta flaccida, opaca con colori smorti e squame sollevate se non addirittura mancanti, quel pesce non è fresco. Una ulteriore prova è quella dell’eliminazione delle squame: se passando il coltello, con movimento dalla coda verso la testa, l’asportazione delle squame risulta facile è un segno che stiamo pulendo un pesce non di giornata. L’occhio del pesce, altro significativo indicatore di freschezza, deve essere lucido, trasparente, arrotondando; un occhio appiattivo, velato e opaco sta ad indicare che si tratta di un prodotto vecchio. Il colore delle branchie deve essere rosso vivo, se non addirittura brillante; un pesce vecchio presenta, al contrario, branchie con un colore che può variare dal rosso mattone al marrone.

Una garanzia per acquistare pesce assolutamente fresco è quella di recarsi ad uno dei mercati di Campagna Amica dove questoprodotto dei nostri mari è stato inserito con straordinario successo. Il progetto di “Impresa Pesca Coldiretti” mira a rimettere al centro della “filiera” l’impresa ittica ed il prodotto fresco attraverso la vendita anche diretta incentivando il consumo di pesce fresco appena pescato e soprattutto locale. Per conoscere gli appuntamenti ed i punti della rete a filiera corta vai su www.campagnamica.it

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ultimo aggiornamento: 04-07-2014


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