VIAREGGIO. Meno automezzi a disposizione delle forze di polizia, meno agenti da impiegare per il controllo del territorio. E quindi meno sicurezza e più illegalità. La matematica non è un’opinione e lo sanno bene Massimiliano Bindocci, responsabile versiliese della Cgil, e Antonio Losacco, segretario provinciale del Silp-Cgil, il sindacato dei lavoratori della forze di polizia. “Il governo sta smantellando il sistema sicurezza”, denuncia Losacco. “Quest’anno in Versilia sono previsti 22 rinforzi, ma in realtà ne arriveranno di meno. Siamo ai minimi storici, soprattutto con la stradale: ormai non viene più nemmeno la polizia scientifica. E per questo siamo pronti a far sentire la nostra voce”.

I tagli del Governo. Il Silp lamenta che “dal 2009 non c’è stato un rinnovo contrattuale” e “le indennità sono bloccate dal 2011”. Per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, inoltre, “è previsto un taglio complessivo di 800 milioni di euro nel 2015 e un miliardo e 700mila euro nel 2016”. Nel caso della Polizia verrebbero depennati 10mila automezzi, 15mila agenti (molti di questi non saranno sostituiti da altri uomini), 11 commissariati, 27 presidi della Polizia Stradale, 73 sezioni di Polizia Ferroviaria e altrettante di Polizia Postale. “Pensate che i due rinforzi sulla stradale spesso monitorano l’autostrada anziché le strade ordinarie e quindi la Versilia rimane scoperta, specie in una fase delicata come l’estate”, racconta Losacco. Tra i tagli figurano anche 11 squadre a cavallo, incluse Firenze e Viareggio, “anche se è difficile difendere qualcosa che non è mai nato”, commenta Losacco a proposito del distaccamento viareggino. E allora, a cosa sono servite le schermaglie di questi giorni tra maggioranza e opposizione sulla Scuderia Sabrata?

Foto Versiliatoday
Foto Versiliatoday

Niente sciopero, ma… “Di positivo c’è che i commissariati di Viareggio e Forte dei Marmi portano a compimento numerosi arresti e garantiscono un livello accettabile di sicurezza. Questo, tuttavia, non significa che dobbiamo lasciare tutto com’è”. Ecco, allora, che il Silp mette in atto delle iniziative di protesta: non è contemplato il diritto allo sciopero, ma i presidi e le manifestazioni sì. “Da ora non firmiamo accordi sugli orari in deroga e sulla reperibilità degli agenti: tutto bloccato per i prossimi sei mesi. E questa forma di protesta sta andando avanti anche in ambito nazionale”. Tradotto in termini pratici: verrà ridotto il tempo dedicato ad alcuni servizi, come il controllo del territorio, svolti nella notte e nelle prime ore del mattino.

Quale soluzione? “Legalità e sicurezza sono due prerequisiti per garantire a un paese lo sviluppo economico e la tranquillità sociale”, aggiunge Bindocci. “Qui però ci troviamo di fronte a un’impunità strutturale, tanto più che aumentano gli sconti di pena e in carcere ci finiscono sempre meno persone”, gli fa eco Losacco. “La soluzione non può essere ‘liberi tutti’ o ‘tutti dentro’: investiamo nell’edilizia carceraria garantendo la dignità dei detenuti, spesso rinchiusi in celle di 3 metri quadri quando la superficie minima stabilita dall’Unione Europea è di 7 metri quadri. Cinque forze dell’ordine – Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Forestale e Penitenziaria -, poi, sono troppe: bisogna unificarle”.

Losacco si rivolge alla politica, “che deve mettere da parte la propaganda”, ma anche ai dirigenti delle forze di polizia a tutti i livelli. “Non si possono impiegare risorse e agenti per le scorte a presunti Vip che vengono in Versilia e che non necessariamente coincidono con le più alte cariche dello Stato: sono inutili. Diamola solo alle principali autorità e a chi è realmente minacciato dalla criminalità”. Da qui l’invito al questore “di impiegare il personale a disposizione con maggiore parsimonia, individuando quindi le priorità in cui la presenza della Polizia è ritenuta effettivamente indispensabile, poiché è ormai diventato impossibile garantire tutto a tutti”.

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