VIAREGGIO. “Caro presidente del consiglio comunale, il ruolo istituzionale che ricopri ti obbliga ad avere come compito primario la tutela dei diritti di tutti i consiglieri, siano essi di maggioranza che di minoranza: è un ruolo difficile che per essere ricoperto necessita di forte personalità e esperienza politica, per di più in una situazione drammatica come quella che stiamo attraversando”. Lo scrive Sandra Mei, consigliera comunale del Pd, in una lunga lettera indirizzata al presidente della massima assemblea cittadina Beppe Vannucchi e condivisa dalla consigliera d’opposizione Rossella Martina sul suo gruppo Facebook.

“Il consiglio comunale, assemblea importante e rappresentativa, è il luogo di sintesi delle esigenze della cittadinanza e il suo presidente non esaurisce il suo compito con il ruolo di notaio: è infatti la seconda carica, dopo il sindaco, al governo di questa città.

“Da quando sei stato eletto sono passati pochi mesi, ma sufficienti, credo, per fare bilanci. Non ho mai nascosto ai colleghi e soprattutto a te di non averti votato, non per motivi legati alla tua persona, ma per il metodo, a mio parere, dettato solo da logiche da manuale Cencelli piuttosto che dal merito e dalle competenze. Faccio parte per fortuna di un grande partito che, per statuto, rispetta il pluralismo delle posizioni politiche al suo interno.

“Purtroppo però da un po’ di tempo, la mia posizione scettica e critica verso determinate scelte di questa amministrazione ha messo a dura prova anche i rapporti personali all’interno della stessa maggioranza, dove fa da padrone un pensiero dominante che genera pregiudizi infamanti per chi osa avere idee diverse o suggerire diverse priorità, tanto più per chi cerca di far rispettare le regole della partecipazione o, più semplicemente, della democrazia.

Foto Alberto Macaluso
Foto Alberto Macaluso

“Ieri, presidente, vittima forse incolpevole del pensiero dominante, mi hai accusato con fare minaccioso di essere una persona sleale, mettendo in scena una pièce volgare verso una tua consigliera, davanti al sindaco, alla segretaria del Partito Democratico e altri esponenti della maggioranza ai quali, pochi, sento di dover dire grazie per avermi difeso e avermi espresso la loro solidarietà. Fortunatamente sono una giovane donna che non si lascia intimidire da atteggiamenti di così basso stile e da violenze verbali, che per cultura non mi appartengono. Li lascio a te e a tutti gli uomini che credono che con una donna ci si possa permettere di alzare la voce solo perché si sentono più forti.

“La politica, grazie a Dio, sta cambiando e il ruolo delle persone in quanto tali è sempre più fondamentale. Cosicché, ancora prima di fiducia politica, c’è bisogno di fiducia personale. Ho provato più volte a segnalarti il forte disagio che si prova nel dover apprendere dalla stampa locale dell’esistenza di documenti importanti destinati al consiglio comunale, come ad esempio le relazioni dei Revisori dei Conti: è una mancanza di rispetto, presidente, verso noi consiglieri che abbiamo tutti i diritti di conoscere la grave situazione economica in cui versa il Comune di Viareggio. Onestamente trovo difficile il nesso tra la mia richiesta di trasparenza e la persona sleale che mi accusi di essere. Ma ne prendo atto, e sono lieta di marcare il mio differente atteggiamento.

“Sai, presidente, se da un lato ho imparato che non si può piacere a tutti, dall’altro sono sempre più convinta che coscienza e coerenza siano gli unici elementi innovativi della politica, dei quali non intendo fare a meno. Perché, per coerenza, non mi sono mai fatta abbindolare dal pensiero dominante e, con coscienza, ho sempre cercato di comportarmi per bene, avendo come punto di riferimento principale sempre e solo la città.

“Per concludere, siccome sono una convinta assertrice del dialogo – non violento – e soprattutto provo sempre a comprendere le ragioni degli altri, ti chiedo pubblicamente che d’ora in avanti siano forniti ai consiglieri comunali tutti i documenti che è loro diritto conoscere e, qualora non fossero nella tua disponibiltà, di esigerli nei modi dovuti. Ora più che mai c’è bisogno di trasparenza e di massima condivisione. Se così non fosse, non posso che confermarti la mia sfiducia nel tuo operato”.

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ultimo aggiornamento: 23-07-2014


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