VIAREGGIO. Prima sferra un attacco duro su Facebook nei riguardi dei costruttori del Carnevale (“Coi soldi che un carrista prende per un carro un operaio o un ricercatore universitario ci campano 5 anni e hanno il coraggio di piangere miseria e alcuni alzano anche la voce: io mi vergognerei”). Poi corregge il tiro, inviando un comunicato stampa dove specifica il suo punto di vista. Simone Traina, coordinatore del circolo di Sel “Libertà è partecipazione”, interviene sul tema del Carnevale e dei suoi costi.

“Chiariamo: il Carnevale va salvato senza se e senza ma per la manifestazione in sé e per l’indotto. Vanno però ridimensionati alcuni costi, magari anche il numero dei carri.

“Per come la vedo io i carristi dovrebbero avere profitti legati a obiettivi e standard di qualità: innegabile che la qualità delle costruzioni e dei carristi abbia differenze evidenti. I soldi che percepiscono sono soldi pubblici per cui certe cifre in questo periodo storico sono purtroppo anacronistiche. Chi ama il carnevale deve capire che è indispensabile un riassetto. Per questo ritengo indigeribili affermazioni esagerate di alcuni carristi e ho risposto con la mia provocazione.

“Serve che ogni settore legato al comune di Viareggio prenda atto della gravissima situazione senza alzare i toni – come purtroppo ho visto fare ad alcuni carristi – e si aprano tavoli per ridurre i costi. Purtroppo pensare di andare avanti così è insostenibile. Si tratta appunto di rendere sostenibile la manifestazione per non farla morire.

simone traina“Concordo pienamente con Stefano Genick quando sostiene che in un momento in cui un Comune come il nostro si avvicina pericolosamente al default finanziario, è semplicemente opportuno che ciascuno faccia la sua parte. Da un lato i dipendenti del Comune, in primis i dirigenti, i quali non potranno più contare su una contrattazione integrativa di favore come quella fino ad oggi garantita, dall’altro lato i dipendenti – e fornitori – delle articolazioni esterne all’ente quali società partecipate e fondazioni.

“Delle prime, infatti, devono essere rapidamente rivisti contratti di servizio che hanno generosamente elargito risorse pubbliche a soci privati senza alcuna assunzione significativa di rischio imprenditoriale – furbescamente dirottato sui contribuenti in forma di “tariffa” -, sulle seconde è di tutta evidenza che il Comune non è oggettivamente in grado di preservare una contribuzione pubblica come quella attuale, ciò imponendo sia il reperimento di fondi esterni – regionali in particolar modo -, sia la riduzione degli stanziamenti fino ad oggi garantiti in sede di bilancio. Nessuna demagogia, dunque; solo una presa d’atto della mutata realtà economica del Gruppo – perché di Gruppo si tratta – Pubblico che ruota attorno al Comune di Viareggio”.

Giusto per intenderci: è vero che un carrista di prima categoria riceve dalla Fondazione Carnevale 122mila euro ogni anno – più o meno la stessa cifra a cui può arrivare un dirigente del Comune. Ma quei 122mila euro servono, ad esempio, per pagare gli operai e il materiale necessario per la realizzazione delle costruzioni in cartapesta: non finiscono tutti nelle tasche delle carristi…

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ultimo aggiornamento: 22-08-2014


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