VIAREGGIO. Il consigliere comunale di Forza Italia, nonché ex presidente della Fondazione Carnevale, Alessandro Santini lo ha chiesto direttamente al sindaco Leonardo Betti senza troppi indugi: che ne sarà il Carnevale, adesso che il bilancio consuntivo 2013 è stato approvato?

Legittimo domandarselo, soprattutto se si avvicina sempre più minacciosamente il 30 settembre: è questo il giorno in cui la Fondazione Carnevale dovrà necessariamente chiudere il proprio esercizio finanziario. Approvando un consuntivo 2014 nel quale mancano ancora un milione e 167mila euro di contributo comunale.

Tanto Stefano Pasquinucci, attuale presidente del cda della Fondazione, quanto alcuni carristi erano in municipio per assistere alla discussione e, soprattutto, alla votazione sul rendiconto 2013 del Comune. Nella sua relazione “da padre di famiglia” sui conti disastrati l’assessore alla finanze Lorenzo Bertoli – che a Carnevale ancora in corso aveva preannunciato possibili tagli – ha detto che “18 partecipazioni sono troppe per il Comune”. Si riferiva alle 16 società partecipate dell’ente, ma anche alle due fondazioni che gestiscono rispettivamente Carnevale e Pucciniano.

“L’unica alternativa alla Fondazione Carnevale è la Fondazione Carnevale”, ha dichiarato Pasquinucci, interpellato da un quotidiano locale, quasi a voler esorcizzare l’ipotesi di scioglimento dell’ente da lui presieduto. “Questa struttura può essere rivista ma solo nell’ottica di migliorarla e integrarla con altre figure”. Già: c’è ancora il nodo delle nomine che il sindaco deve fare per Palazzo delle Muse a seguito dell’entrata in vigore del nuovo statuto.

La Fondazione si riunirà lunedì prossimo e chiederà urgentemente di vedere l’amministrazione comunale “perché bisogna chiudere quanto prima la partita sul 2014 e poi gettare le basi per il 2015”. Chi invece è appena reduce da un’assemblea sono i carristi, ritrovatisi due giorni fa alla Cittadella. Il monito a Betti è rimasto immutato: “Serve un cambio di passo”. Detto brutalmente: il tempo stringe, bisogna necessariamente portare a termine tutti quegli obiettivi fissati ormai da tempo. Vero è che Regione e Governo potrebbero correre in soccorso di Burlamacco con finanziamenti aggiuntivi. Ma il Carnevale non può più attendere.

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“Da Betti vogliamo un cambio di passo sul Carnevale una volta approvato il bilancio”

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