MASSAROSA. Dopo Villa Ginori a Quiesa e la Fattoria di Camporomano a Piano del Quercione anche Villa Paolina a Compignano apre le porte alla celebrazione dei matrimoni con rito civile.
La storica dimora, che si trova in cima alla collina di Compignano, è diventata infatti, grazie ad una convenzione firmata con l’amministrazione, “casa comunale” in grado di poter ospitare i riti civili.
“Un’altra straordinaria opportunità – spiega il sindaco Franco Mungai- che abbiamo voluto dare agli sposi per celebrare il rito in scenari esclusivi e ricercati, che, nel contempo, valorizza il nostro territorio e le nostre meravigliose ville storiche. Questa convenzione si inserisce nel progetto “Massarosa Romantica-Matrimoni in Villa” che rende possibile per coloro che ne fanno richiesta, di sposarsi oltre che nella sala consiliare o a Villa Gori, in queste tre splendide dimore che hanno aderito all’iniziativa lanciata del comune di Massarosa. Inoltre, grazie a questo accordo- aggiunge il sindaco Franco Mungai- l’Amministrazione potrà usufruire gratuitamente della struttura per due giornate all’anno per ospitare convegni, cene o pranzi ovviamente adeguati al tenore e al pregio dell’edificio stesso”.

Villa Paolina prende il nome da una illustre “prigioniera”, Paolina Bonaparte, che qui soggiornò per un lungo periodo, agli arresti.
La villa, circondata da colline coperte di ulivi, è stata costruita tra la fine del XVI secolo e l’inizio del secolo successivo, probabilmente dall’architetto Stefano Nieri. Dalla sua posizione in cima alla collina gode del panorama fino al mare, arrivando a vedere anche il Golfo di La Spezia e le isole dell’arcipelago toscano.
Nel XVIII secolo la villa divenne della famiglia Mansi, storica nobile famiglia della zona di Lucca, che apportò notevoli migliorie alla intera proprietà. La villa poi passò nelle mani di Elisa Baciocchi Buonaparte, sorella di Napoleone e della stessa Paolina, che fu prima principessa di Lucca e Piombino e al momento dell’acquisto contessa di Compignano.

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