LUCCA. Cinque vincitori su circa millecinquecento partecipanti e 120 finalisti da tutta Europa. Con questi numeri si archivia la VIII edizione del Premio Letterario Giovane Holden, organizzato da Giovane Holden Edizioni in collaborazione con Associazione Culturale I soliti ignoti.

Sabato 27 settembre presso Palazzo Ducale sede della Provincia di Lucca nella prestigiosa sala Ademollo circa 250 persone hanno seguito la cerimonia di premiazione per conoscere i nomi dei vincitori della sezione riservata all’edito (romanzo e silloge) e della sezione riservata all’inedito (romanzo, racconto e poesia).

Un successo annunciato quello ottenuto dall’organizzazione del Premio.

Due le giurie: una per la sezione inedito e una per l’edito.

Le due giurie – quella dell’inedito presieduta da Isabella Piaceri (giornalista e avvocato), composta da Luca Manfredini (scrittore, paroliere e compositore) e da Irene Di Natale (blogger e docente di scrittura creativa e quella dell’edito presieduta da Luigi Nicolini (pianista, compositore e scrittore), da Maria Teresa Landi e Luciana Tola (scrittrici) – hanno assegnato anche, come da bando di concorso, anche alcuni premi speciali.

Il Primo Premio Romanzo inedito è stato assegnato a Annalinda Buffetti di Lissone (Milano) con “Il finocchio selvatico sa d’anice”. La motivazione: “Una lettura avvincente, impreziosita dalla consapevolezza che le vicende riportate siano quelle realmente vissute durante la guerra dalla famiglia dell’autrice, partita da Livorno per cercare rifugio in una Lombardia che non corrisponde esattamente alla terra promessa. La scrittura diventa sempre più sicura col procedere della storia, i personaggi sono ben delineati e l’uso del dialetto crea sensazioni piacevoli e gustosi malintesi”.

“Quarantotto, quarantanove, cinquanta” di Carmina Trillino di Formia (Latina) ha vinto il Primo Premio Racconto inedito. La motivazione: “Una storia di rabbia e sopravvivenza al dolore e all’assenza, che brilla per la lucidità della voce narrante e fa appassionare alla sorte della protagonista dalla prima all’ultima parola di questo racconto”.

Per la sezione riservata all’inedito, infine,a norma dell’art. 12 del bando di concorso ovvero in assenza sia personale che a mezzo delega della prima classificata, Edoardo Penoncini di Ferrara con la lirica “Mi piacerebbe” si è aggiudicato il Primo Premio Poesia inedita. La motivazione: “Un componimento in cui lo sguardo dell’autore va dal particolare all’universale avvalendosi di immagini genuine, tra cui risalta il rosso di bacche selvatiche e papaveri e la purezza dei desideri della voce narrante”.

Il Primo Premio Romanzo edito è stato assegnato a Silvia Longo di Alba (Cuneo) con “Il tempo tagliato” edizioni Longanesi. La motivazione: “Sul filo di una narrazione preziosa ed elegante si dipana la storia della protagonista, una donna di quarantatré anni che ha vissuto all’ombra del celebre marito, dimentica di sé. Soltanto adesso, rimasta sola per l’improvvisa morte di lui, trova la forza di accettare una verità scomoda e voltare pagina, complice l’incontro felice con un uomo capace di ascoltare e di leggerle dentro.”

“La spada e il cuore” edizioni Tracce di Milena Perico di Brunico (Bolzano) ha vinto il Primo Premio Poesia editaLa motivazione: “La silloge è stata apprezzata perché associa a sentimenti, sensazioni e percezioni complesse un linguaggio poetico limpido e scorrevole. Ogni lirica si mantiene lontana da atteggiamenti retorici, connotandosi per profondità e spiritualità.”

 

Di seguito la classifica finale per sezione (completa di motivazioni).

 

Romanzo inedito

  1. Annalinda Buffetti – “Il finocchio selvatico sa d’anice” – Lissone (Milano)

Motivazione: “Una lettura avvincente, impreziosita dalla consapevolezza che le vicende riportate siano quelle realmente vissute durante la guerra dalla famiglia dell’autrice, partita da Livorno per cercare rifugio in una Lombardia che non corrisponde esattamente alla terra promessa. La scrittura diventa sempre più sicura col procedere della storia, i personaggi sono ben delineati e l’uso del dialetto crea sensazioni piacevoli e gustosi malintesi”.

  1. Bruna Franceschini – “Come una lupa a otto zampe” – Brescia

Motivazione: “Bianca si ritira nella casa di montagna per poter fare ordine nella sua vita attraverso la scrittura. Margherita in quel paese ci vive, ma è rimasta sempre ai margini della vita sociale, destando la curiosità e il sospetto dei concittadini. La narrazione si snoda con un buon ritmo fino a dipanarsi in una sorta di giallo e rivelare che le due donne, dalla storia a tratti molto diversa, non sono poi così estranee”.

  1. Michele Di Mauro- “Kaleido. Il circo delle donne” – Lanciano (Chieti)

Motivazione: “Un circo decisamente insolito arriva a distogliere i braccianti dal lavoro nei campi e mette in scena la storia di donne di diverse culture e latitudini. Un linguaggio denso e un incedere ipnotico per un romanzo contaminato dal genere teatrale”.

 

Premio speciale della Giuria

  • Patrizia Rasetti – “Tre galline e una volpe” -Navacchio (Pisa)

Motivazione: “Il gusto delle fiabe narrate davanti al focolare è sempre più raro, ma non per Patrizia Rasetti, che a partire dalla taverna Il Piatto d’Oro del villaggio di Ipsa ci accompagna tra le mirabolanti avventure di una compagnia del tutto speciale, destinate ad avvincere sia grandi che piccini”.

 

 

Racconto inedito

1        Carmina Trillino – “Quarantotto, quarantanove, cinquanta” – Formia (Latina)

Motivazione: “Una storia di rabbia e sopravvivenza al dolore e all’assenza, che brilla per la lucidità della voce narrante e fa appassionare alla sorte della protagonista dalla prima all’ultima parola di questo racconto”.

  1. Massimo Villivà – “La divisione dei ruoli” – Milano

La motivazione: “Massimo Villivà ha la sicurezza dell’autore di storie lunghe ma la giusta misura per le narrazioni brevi: il suo racconto è un bel lavoro sui personaggi in un contesto di affermazione sociale di sommersi e salvati”.

3        Giuseppe Perciabosco – “Gene recessivo” – Roma

Motivazione: “Il ruolo dell’autore di fantascienza è piuttosto impegnativo: deve narrare una storia inserendola in un mondo quasi sempre immaginario, rendendolo comprensibile senza spiegarlo nei dettagli. Giuseppe Perciabosco ci riesce, rendendo il suo racconto ben congegnato e avvincente”.

 

Premio speciale della Giuria

  • Lucio Scorzelli – “Filadelfo e Paolina” – Oneglia (Imperia)

Motivazione: “Il racconto è giocato su due stili narrativi: uno poetico e struggente, quando racconta l’amore pulito ed intenso di due adolescenti qualunque e uno scarno e diretto quando parla della deportazione dei due innamorati nel campo di sterminio di Auschwitz. La realtà è terribilmente spietata e non prevede il lieto fine, ma questa è la forza del testo che mantiene viva la memoria su uno dei periodi storici più bui della nostra storia recente”.

  • Gabriella Sperotto – “La maestra della pala” – Belluno

Motivazione: “Leggendo questo racconto si fa davvero presto a tornare bambini, a sentire l’ansia di certe paure, ma anche lo stupore, l’ingenuità che diventa meraviglia. Traspare la voglia di insegnare, di promuovere piccoli percorsi virtuosi, nel solco di tradizioni letterarie importanti come lo è stata quella di Gianni Rodari”.

  • Jacopo Iannacci – “Maiolati Spontini” – Trento

Motivazione: “Questo racconto ha la capacità di ipnotizzare il lettore, un po’ come la nebbia del paesino di Maiolati Spontini, che fa da sfondo ad una storia fuori dai canoni narrativi tradizionali. Scrittura avvincente, con un ritmo e un dinamismo che ricordano il noir, ma anche la black comedy. Il racconto è infarcito di personaggi che entrano ed escono dalla storia senza farlo mai veramente. In questo senso lo scrittore è stato capace di caratterizzarli e renderli riconoscibili”.

 

 

Poesia inedita

  1. Giulia Cordelli – “Violenza-microcosmo” – Assisi (Latina)

Esclusivamente vincitrice nominale, a norma dell’art. 12 del bando di concorso non essendosi presentata né di persona né a mezzo delega perde il diritto di accesso al premio vinto.

Motivazione: “Così come la vita non ci riserva solo belle sorprese, la natura non è solo bucoliche armonie e cinguettii e la poesia non serve certo solo a rappresentare struggimenti amorosi: lo ha ben chiaro Giulia Cordelli, che mette in versi un tema difficile da trattare perfino in prosa: […] è pur un prato, un cielo stellato, ma è tutto sbagliato”.

  1.  Edoardo Penoncini – “Mi piacerebbe” – Ferrara

Vincitore effettivo a norma dell’art. 12 del bando di concorso non essendosi presentata né di persona né a mezzo delega la finalista prima classificata.

La motivazione: “Un componimento in cui lo sguardo dell’autore va dal particolare all’universale avvalendosi di immagini genuine, tra cui risalta il rosso di bacche selvatiche e papaveri e la purezza dei desideri della voce narrante”.

  1. Sara Albanese – “Inverno” – Treviso

Motivazione: “Poche manciate di versi che dipingono immagini suggestive e rappresentano un bel dialogo con la natura, dal linguaggio misurato ed evocativo”.

 

Premio speciale della Giuria

  • Donatella Pardini – “Sola” – Camaiore (Lucca)

Motivazione: “In questa poesia che parla di solitudine si avverte il ritmo dell’inquietudine e l’uso di aggettivi che, nella loro musicalità, trascinano fin da subito in un disagio noto, che tutti prima o poi provano sulla propria pelle. La descrizione, da parte della poetessa, di un sentimento contraddittorio e difficile come la solitudine, è tanto immediata e calzante da proiettare il lettore in una dimensione in cui ci si sente nudi, incapaci di ricordare chi siamo, di mantenere un legame con le nostre stesse radici. E della solitudine si avverte anche la forza prorompente e distruttiva che viene descritta nell’ultimo verso in cui il battito del cuore si smorza e la passione non trova più il conforto irrinunciabile dell’emozione che lo fa battere forte”.

 

 

Romanzo edito

  1. Silvia Longo – “Il tempo tagliato” – Alba (Cuneo)

Motivazione: “Sul filo di una narrazione preziosa ed elegante si dipana la storia della protagonista, una donna di quarantatré anni che ha vissuto all’ombra del celebre marito, dimentica di sé. Soltanto adesso, rimasta sola per l’improvvisa morte di lui, trova la forza di accettare una verità scomoda e voltare pagina, complice l’incontro felice con un uomo capace di ascoltare e di leggerle dentro”.

  1. Andrea Fiorenza – “L’elefante nel salotto” – Casalecchio di Reno (Bologna)

La motivazione: “Il libro colpisce poiché tratta un argomento sempre attuale, ossia il disagio giovanile, in modo lineare e coerente. La trama si dipana in maniera accattivante, sempre coadiuvata da un linguaggio fluido e fresco, che rifugge da ogni stereotipo”.

  1. Peter Zeller – “I mandarini sotto la neve” – Bari

Motivazione: “Il libro si segnala per la capacità dell’Autore di trascinare il lettore all’interno della narrazione tramite un racconto autobiografico ricco di aneddoti, ben sostenuti da un linguaggio scorrevole e da un ritmo narrativo sempre vivace”.

 

Premio speciale della Giuria

  • Arturo Bernava – “Scarpette Bianche” – Chieti

Motivazione: “Una storia coinvolgente, raccontata con un pizzico di intelligente e piacevole ironia.

La narrazione presenta delle discontinuità, ma l’accurata ricostruzione storica e d’ambiente e il buon taglio di alcuni personaggi ne fanno un lavoro pregevole”.

  • Roberta Tamiso – “Lucrecia” – Ascoli Piceno

Motivazione: “Il romanzo affronta un tema difficile e forse poco conosciuto nei suoi risvolti più intimi. Il protagonista, un uomo che deciderà di diventare donna, si racconta con sofferta sincerità in un linguaggio lineare, lontano tanto dagli artifici stilistici quanto dalla volgarità”.

 

 

Poesia edita

  1. Milena Perico – “La spada e il cuore” – Brunico (Bolzano)

Motivazione: “La silloge è stata apprezzata perché associa a sentimenti, sensazioni e percezioni complesse un linguaggio poetico limpido e scorrevole. Ogni lirica si mantiene lontana da atteggiamenti retorici, connotandosi per profondità e spiritualità”.

  1. Franca Canapini – “Il senso del sempre” – Arezzo

La motivazione: “Frutto di un’attenta elaborazione sia tematica che stilistica, la raccolta è pregevole soprattutto in virtù di sprazzi di coinvolgente liricità, in cui l’autrice riesce a raggiungere la sintesi più felice tra sentimento, immagine e parola”.

  1. Antonella Tissot – “Viaggio con sosta” – Milano

Motivazione: “In un percorso poetico che ricalca un vissuto anche doloroso l’autrice affida alla parola, semplice e meditata, il compito di mettere ordine e cercare risposte alle domande sul senso della vita che urgono e scatenano una folla di emozioni”.

 

Per informazioni: Ufficio stampa Giovane Holden – Miranda Biondi – Mobile 3384207994 – Email [email protected]

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