SERAVEZZA. Nuova puntata di A Spasso con Galatea, la rubrica dedicata all’arte, alla cultura, alla storia e alle tradizioni della nostra Versilia, realizzata grazie a Stefania e Tessa del blog Galatea Versilia.

Il “ratto della trota” di Seravezza

Se avete visitato Palazzo Mediceo a Seravezza sarete sicuramente rimasti colpiti dalla trota che sovrasta il pozzo. Nessun significato religioso si nasconde dietro il monumento: la piccola scultura vuole ricordare Maria Cristina di Lorena e la trota di 13 libbre (5.5 Kg) che la nobildonna pescò nel 1603.

La pesca fortunata è avvenuta a Ruosina, in prossimità del piccolo monumento presente sull’argine del fiume Vezza. Il cippo riporta lo stemma della famiglia Medici, quello dei Lorena e l’iscrizione La Serenissima Christina Lothorga, granduchessa, prese sotto a questo massa una trota di 13 libbre, l’anno 1603. Ma secondo le malelingue un fedele paggio agganciò all’amo l’animale.

Negli anni le piccole sculture in marmo sono state vittime di vandalismo: quella di Ruosina è stata rubata più volte e quella del Mediceo è sparita negli anni ’50. Alcuni ragazzi di Querceta organizzarono infatti il “ratto della trota” di Seravezza e poco dopo i seravezzini pensarono alla vendetta. Due distinti signori si presentarono alla chiesa di Querceta e, spacciandosi per impiegati delle Belle Arti, si procurarono una copia delle chiavi. Dopo qualche giorno i batacchi delle campane della chiesa di Querceta vennero rubati. Il campanilismo trovò fine poco dopo quando la refurtiva venne riconsegnata e la trota venne riposizionata sul pozzo del Palazzo.

Il monumento di Ruosina è stato restaurato qualche giorno fa dopo che una segnalazione su facebook ne ha evidenziato il degrado; l’Amministrazione Comunale di Seravezza ha fortunatamente risposto con i fatti.

Stefania Neri, Galatea Versilia

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