VIAREGGIO. Gli ultimi, disperati tentativi sono miseramente naufragati: lunedì prossimo la piscina comunale di Viareggio chiuderà i battenti a tempo indeterminato. La Casa, il comitato che riunisce svariate associazioni di sport acquatici e che gestisce da anni l’impianto, sventola bandiera bianca: non ci sono più garanzie, impossibile continuare a tenere aperte vasche e spogliatoi.

La notizia dell’imminente chiusura della piscina arriva proprio nel giorno in cui è scaduta la convenzione tra la Viareggio Patrimonio, società partecipata del Comune che annovera tra i propri compiti anche la gestione degli impianti sportivi, e la Casa stessa. L’accordo prevede che quest’ultima paghi le bollette dell’acqua – negli ultimi tempi è passata da 15mila e 20mila euro a trimestre -, un canone annuale e metà della bolletta dell’Enel: l’altro 50%, oltre alle utenze di gas e metano, è in carico alla Patrimonio. Che non è più riuscita a pagare i fornitori di metano, generando un debito da 190mila euro.

Già un mese fa spuntarono le prime avvisaglie sulla chiusura degli impianti sportivi di Viareggio. In quell’occasione la Casa cercò di tranquillizzare atleti, genitori e semplici appassionati – un giro da 1.200 utenti giornalieri – con un volantino affisso all’ingresso: “La piscina non chiude”. E in quel frangente annunciarono che si sarebbero accollati anche le utenze in capo alla Patrimonio, a patto che i termini della convenzione fossero ritoccati riducendo, ad esempio, alcuni capitoli di spesa.

Ma quell’accordo non è mai stato sottoposto a revisione. Anzi: è scaduto proprio oggi e nel frattempo sono già state consegnate le lettere di licenziamento per i quattro dipendenti. Ieri una delegazione del Comitato delle Associazioni degli Sport Acquatici si è presentata negli uffici della Viareggio Patrimonio per cercare, inutilmente, una soluzione. E così lunedì prossimo, contro la volontà della Casa che fino all’ultimo ha cercato di scongiurare il peggio e nonostante una petizione di oltre mille utenti, chiuderà la piscina dove hanno nuotato fuoriclasse quali Federica Pellegrini, Aleksandr Popov, Camelia Potec e Massimiliano Rosolino.

A proposito di campioni: rischia davvero di saltare il meeting “Mussi-Lombardi-Femiano”, ideato alla fine degli anni Settanta da Giovan Battista Crisci e in programma a metà novembre. Inutile sottolineare che sarebbe un’altra mazzata per una città già in ginocchio e una figuraccia con la Federazione Italiana Nuoto.

Il comitato Casa si gioca comunque l’ultima carta: questa mattina ha protocollato la richiesta di un incontro urgente con il commissario prefettizio Valerio Massimo Romeo. Salvo miracoli, la piscina cesserà la propria attività a partire da lunedì 10 novembre. Non basta l’appello via Twitter della “Divina Fede”, al secolo Federica Pellegrini: qui, volendo citare uno dei rappresentanti della Casa, ci vorrebbe la Divina Provvidenza.

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ultimo aggiornamento: 04-11-2014


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