VERSILIA. Secondo i dati ISTAT In Italia nel 2013 si sono registrati 181.227 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti ammonta a 3.385, mentre quello dei feriti a 257.421.

Rispetto al 2012, il numero degli incidenti è sceso del 3,7%, quello dei feriti del 3,5% mentre per i decessi la flessione è del 9,8%. Tra il 2001 e il 2013 la riduzione delle vittime della strada è stata del 52,3%, quindi in valore assoluto si è passati da 7.096 a 3.385.

Facendo un confronto con i restanti Paesi dell’Unione Europea  nel 2013, le vittime di incidenti stradali sono state 26.010 (28.298 nel 2012), con una riduzione tra il 2013 e il 2010 del 17,7%, variazione analoga a quella registrata in Italia nello stesso periodo. Si tratta di 51,4 persone decedute in incidente stradale ogni milione di abitanti. L’Italia ha registrato un valore pari a 56,2, collocandosi al 14° posto nella graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.

Sulle strade urbane italiane si sono verificati 136.438 incidenti, con 184.683 feriti e 1.421 morti; sulle autostrade gli incidenti sono stati 9.265, con 15.447 feriti e 321 decessi. Le strade extraurbane si confermano le più pericolose d’Italia con 35.524 incidenti, con 57.291 feriti e 1.643 morti.

La maglia nera degli incidenti più gravi va alle strade extraurbane, che anche nel 2013 si confermano le più pericolose con  4,63 decessi ogni 100 incidenti. Le vittime sono state invece 1,04 ogni 100 incidenti sulle strade urbane e 3,46 sulle autostrade. Rispetto al 2012, l’indice di mortalità risulta in netta diminuzione sulle strade extraurbane (5,03 nel 2012) e in lieve calo su autostrade e strade urbane (rispettivamente 3,51 e 1,12 nel 2012).

L’indice di mortalità raggiunge il valore massimo tra le 3 e le 6 del mattino, in media 5 decessi ogni 100 incidenti, a fronte di una media giornaliera pari a 1,87. La domenica è il giorno della settimana nel quale si registra il livello più elevato dell’indicatore, 3,1 morti per 100 incidenti. Nella fascia oraria notturna (compresa tra le 22 e le 6 del mattino), l’indice è più elevato fuori città, il lunedì e la domenica notte (8,32 e 7,94 decessi per 100 incidenti).

Nel 67,9% dei casi le vittime degli incidenti stradali sono conducenti di veicoli, nel 15,9% passeggeri trasportati e nel 16,2% pedoni.

Tra i 2.297 conducenti deceduti a seguito di incidente stradale, il 42,1% aveva un’età compresa tra i 20 e i 44 anni (968 in totale), con valori massimi registrati soprattutto tra i giovani 20-24enni (219) e tra gli adulti nella classe 40-44 anni (215).

La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (67,5%); seguono i motocicli (12,8%), gli autocarri (6,4%), le biciclette (5,3%) e i ciclomotori (4,5%).

I motocicli rappresentano la categoria di veicolo più a rischio: l’indice di mortalità è pari a 1,68 morti per 100 veicoli coinvolti; seguono biciclette (1,41) e ciclomotori (0,84).

Questi dati e i frequenti fatti di cronaca, ci dimostrano come il fenomeno degli incidenti stradali sia particolarmente diffuso su tutto il territorio italiano pertanto,  anche quest’anno, la Fondazione ANIA unitamente all’Arma dei Carabinieri ha organizzato la terza edizione di “Adotta una strada” che ha interessato le sei arterie stradali più pericolose d’Italia tra cui la Via Aurelia. Infatti, su queste arterie i Carabinieri intensificheranno i controlli, soprattutto all’altezza dei punti più pericolosi e quindi a rischio incidenti.

In particolare la Compagnia di Viareggio dal mese di ottobre e fino al mese di dicembre, nel tratto compreso tra Torre del Lago e la Località 115, nel Comune di Seravezza, ha disposto numerosi posti di controllo effettuati dai locali Comandi Stazione e dagli equipaggi del Nucleo Radiomobile, che vengono ulteriormente intensificati nel fine settimana  al fine di prevenire le “stragi del sabato sera”.

L’attività svolta dai Carabinieri non è  solo di controllo, ma anche educativa e di sensibilizzazione, contro la guida sotto l’effetto dell’alcool e di sostanze stupefacenti e il trasporto dei minori in automobile, aspetto sempre più sottovalutato, ma che ogni anno miete molte piccole vittime per il mancato o cattivo utilizzo dei dispositivi di sicurezza.

Per agevolare ed aumentare i controlli la Fondazione ANIA ha donato all’Arma dei Carabinieri, degli strumenti per la rilevazione  del tasso alcolemico nel sangue, quali boccagli monouso, etilometri professionali ed etilometri precursori. Al termine di ogni controllo, a coloro che sono stati trovati sobri, i Carabinieri regalano un etilometro monouso per misurare autonomamente il proprio stato alcolemico e distribuiscono dei volantini  che sintetizzano e descrivono gli articoli del codice della strada circa il trasporto dei minori.

 

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ultimo aggiornamento: 25-11-2014


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