PIETRASANTA. Un calendario di appuntamenti a lungo raggio ed un regolamento ad hoc che tuteli la qualità della proposta artigianale ed artistica evitando contaminazioni di banchi e banchetti di diversa natura rimettendo così in moto la buona abitudine di “venire a Pietrasanta” non solo a Natale o feste comandate. Un’abitudine che ultimamente, complice anche la “scarsa disponibilità” dell’attuale amministrazione comunale si era persa. Intanto il mercatino dell’artigianato della domenica è stato “stoppato” – l’ultimo organizzato dall’associazione “Cose Vive” risale infatti allo scorso Natale – così come è stato “stoppato” il dinamismo del centro storico che ha perso un altro piccolo importante tassello della sua proposta. “I mercatini artigianali – spiega Simone Tartarini, candidato alla carica di Assessore alle Attività Produttive della lista Pietrasanta prima di tutto che sostiene Massimo Mallegni – rappresentano storicamente una delle leve turistiche e di attrattiva del centro storico. Non rendersi conto che l’associazione Cose Vive, così come molte delle realtà anche animano gli spazi comunali con mercati ed iniziative, è incredibile. Queste realtà rappresentano una ragione importante di attrattiva per venire e scegliere Pietrasanta piuttosto che altri centri storici o città. Sapere che c’è un’iniziativa e sapere esattamente quando quell’iniziativa è programmata significa aumentare le chance di frequentazione”.

 

Per garantire una programmazione adeguata e a lungo termine – oggi inesistente – la lista Pietrasanta prima di tutto predisporrà nei primi 30 giorni di mandato un regolamento specifico che valorizzi le produzioni artigianali legate alle tradizioni popolari evitando “conflitti” con altre tipologie di prodotti e disciplinandone lo svolgimento in maniera trasparente e soprattutto chiara: “tra le linee del nostro programma – prosegue Tartarini che ha raccolto la delusione di alcuni rappresentanti dell’associazione Cose Vive insieme a Lora Santini, Andrea Cosci e Massimo Mallegni – abbiamo inserito la necessità di rendere attuabili tutta una serie di iniziative legate alla tradizione garantendo lo svolgimento con frequenza programmabile dei mercati. Oggi i mercatini devono districarsi in uno slalom di paletti che ne limitano l’attività. Questa – conclude – non è una fase in cui possiamo permetterci di perdere altro tempo. Giusto cambiare il regolamento, giusto dare risposte ma nei tempi e modi che siano accettabili per associazioni ed imprese”.

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