VIAREGGIO. Paolo Tognarelli un posto nella quasi centenaria storia del Viareggio se lo era già guadagnato ad agosto, quando decise di prendere per mano una squadra che era stata appena fondata e che al primo allenamento si presentava con appena cinque giocatori. Adesso che ha riportato le zebre in Serie D, per giunta con un paio di giornate d’anticipo, entrerà probabilmente nel cuore dei tifosi bianconeri. “Sono contento per i giocatori, che hanno fatto qualcosa di straordinario, ma anche per la città: merita ben altri palcoscenici.

“Il mio arrivo a Viareggio è stato un po’ improvviso. Mi trovavo al mare quando ricevetti una chiamata al telefono da Sergio Carnesalini: mi illustrò il programma, avrei comunque allenato in una realtà prestigiosa del calcio toscano. E lì decisi di partire”.

Per Tognarelli quello che si concluderà a Seravezza “è stato un campionato sofferto ma vinto con merito: all’inizio abbiamo incontrato, comprensibilmente, delle difficoltà. Ma il gruppo ha sempre lavorato egregiamente e questo è il risultato”. Certo, c’è stato un momento in cui lui era pronto a farsi da parte dopo il deludente 1-1 contro la Pro Livorno: “Quello fu solo uno sfogo personale. Ero consapevole che alla squadra non mancava nulla per vincere il campionato, ma stava attraversando delle difficoltà. Lo feci per smuovere le acque e da lì in poi non ci siamo più fermati”.

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ultimo aggiornamento: 01-04-2015


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