VIAREGGIO. “Spesso restiamo basiti quando leggiamo sui giornali dell’alta incidenza di tumori nella città di Viareggio, in particolar modo quando una delle principali neoplasie è quella al polmone. Ci stupiamo del fatto che in una città di mare l’aria – intesa soprattutto in senso esteso come ambiente – sia diventata un veleno. Eppure, uno dei beni più preziosi della vita è la salute e dovrebbe essere interesse di ciascuno di noi proteggerla e considerarla sempre all’ordine del giorno ma all’uomo non preoccupa molto ciò che non vede o che non sente”. Lo scrive Manuel Santini, candidato con Sel alle elezioni amministrative a Viareggio.

“Quindi a volte basta che gli venga detto che quelle antenne della telefonia mobile (che spuntano come funghi in città) non sono affatto dannose poiché non emettono onde ionizzanti per stare tranquilli. Un po’ come i venditori di forni a microonde assicurano gli acquirenti dicendo che tali elettrodomestici sono innocui poiché emettono appunto microonde che hanno bassa energia, ma poi anche se quelle onde agitano l’acqua dei cibi in modo da trasformarle in valanghe di ossigeno singoletto (il tanto discusso radicale libero) che è uno dei principali responsabili (indirettamente) dell’induzione di tumore, l’importante è convincere e far comprare il forno.

“Ci dovremmo chiedere: ma sono così indispensabili tutte quelle antenne? Oppure: vengono fatti seriamente dei controlli sul rispetto delle distanze o delle effettive emissioni? Sicuramente no, basterebbe controllare se vengono rispettati i 200 metri dal centro radiante alla sommità di un edificio (anche perché mai nessuno ci dice che l’emissione di onde dal centro radiante avviene “a ombrello”); basterebbe contare gli impianti per ogni quartiere e fare un tracciato dei casi di tumore al polmone e di tumore emolinfatico (linfoma o leucemia – ad esclusione chiaramente di quella provocata dal virus Htlv-1) nei pressi di queste antenne.

“Sull’uomo si possono avere effetti di tipo deterministico e stocastico: per i primi si ha un valore soglia, superato il quale di manifestano gli effetti di tossicità sottoforma di vere e proprie sindromi che colpiscono sistema nervoso, gastroenterico e midollo; i secondi – anche più importanti – non dipendono da una dose soglia, ma possono indurre l’insorgenza di tumori solidi (circa 20 anni per il carcinoma polmonare) e leucemie (nell’arco di pochi anni).

“Prendendo i dati riportati anche dal decreto legislativo 241/00, possiamo osservare che – coincidenza? – il fattore di ponderazione (ovvero un valore che tiene conto della sensibilità alla radiazione di ogni tessuto) del midollo osseo rosso e del polmone è uguale (0,12). Se poi mettiamo il fumo (passivo e attivo) e l’inquinamento provocato dagli scarichi industriali non possiamo stupirci se Viareggio ha un tasso così elevato di pazienti oncologici. Infine un aspetto che non viene mai considerato è quello di considerare i casi di tumore nei nostri animali domestici che, per il loro ciclo di vita così breve, sono delle spie d’allarme anche per la nostra salute dato che condividono lo stesso ambiente in cui viviamo. Si parla spesso di gas inquinanti, prodotti solforosi, diossine, ma qualcuno si è mai curato di indagare sulle concentrazioni di Radon a Viareggio?

“Prendiamoci in mano il nostro diritto di vivere nella nostra città e cerchiamo di difendere la nostra sicurezza combattendo a spada tratta ogni installazione di queste antenne inutili che sono solamente fonte di morte”.

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