Puntata numero 84 per DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini.

PROSTATA, TRE DOMANDE PER SCOVARLA

In diverse puntate precedenti abbiamo avuto modo si chiacchierare della nostra protagonista “LA PROSTATA” e di alcune sue malattie.

Ma nella mia pratica medica, sia ambulatoriale che tramite email, sono e restano frequentissime domande del tipo “ma come faccio a capire se ho malattie alla prostata?” o “ma quando debbo fare\tornare per una visita urologica?” oppure ancora la mitica “Dottò, c’avrò la prostata?”

La Società italiana di Urologia ha messo a punto un semplice e diretto metodo di autodiagnosi chiamato ‘QUICK PROSTATE TEST’ che permette a chiunque di darsi una prima risposta ai “dubbi prostatitici”.

Si tratta di tre semplici domande le cui risposte possono fare da campanello d’allarme per l’IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA (il cancro è altra cosa -ricordate la puntata sul PSA?- e dovremo in futuro tornarci), un problema sempre affrontabile ma che invece gli uomini tendono a rimuovere, rassegnandosi ai problemi di erezione e incontinenza.

Vediamole:

  1. SI E’ ALZATO ALMENO DUE VOLTE A NOTTE NELL’ULTIMO MESE PER URINARE?
  2. DURANTE IL GIORNO HA DIFFICOLTA’ A TRATTENERLA?
  3. HA LA SENSAZIONE DI NON RIUSCIRE A SVUOTARE LA VESCICA?

Una risposta positiva anche ad una sola delle tre domande è sufficiente per mettere in guardia.

Certo, una rondine (una risposta) non fa primavera e dovrà essere necessariamente l’urologo a confermare o meno la diagnosi con esami di routine (esplorazione rettale, PSA, ecografia, ecc.). Ma la cosa davvero importante è capire che NON SI DEVE ASPETTARE, MAGARI RASSEGNANDOSI E CONSIDERANDO I SINTOMI UNA COSA INEVITABILE CON L’INVECCHIAMENTO”.

Una volta avuta la diagnosi le possibilità di intervento sono molteplici con terapia farmacologiche che, se adottate precocemente, permettono di controllare talmente bene malattia che oggi, al contrario di un tempo, SOLO NEL 20% dei casi (appunto quelli in cui si è tergiversato troppo prima di intervenire!)  è NECESSARIA UN’OPERAZIONE CHIRURGICA.

Durante la visita potranno anche essere dati alcuni semplici consigli per aiutare, in parte, a prevenire i peggioramenti dei disturbi: evitare l’assunzione di grassi animali e l’eccessivo consumo di alcol, prediligere una dieta mediterranea ricca di fibre integrali, assumere un paio di  litri di acqua al giorno soprattutto durante la mattinata, mentre la sera ridurne l’apporto, soprattutto se si tratta di caffè e tè prima di dormire, e praticare attività fisica con regolarità, evitando, in particolare di restare a lungo in posizione seduta.

Un ‘ultima nota prudenziale: non sempre bisogna aspettare sintomi particolari. Quando si “scollettano” i fatidici 50 anni, anche se si gode di apparente completo benessere e non si accusa alcun disturbo, una visita urologica preventiva andrebbe eseguita. Poi in quell’occasione il medico consiglierà la tempistica delle visite successive, in genere (ma non necessariamente) una volta all’anno.

 

L’Aforisma del giorno:  “…LE DOMANDE NON SONO MAI INDISCRETE. LO SONO, TALVOLTA, LE RISPOSTE”. Oscar Wilde

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da uomo a uomo prostata

ultimo aggiornamento: 26-04-2015


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