VIAREGGIO. Lo aveva detto: “Sceglierò gli assessori in piena autonomia, basandomi sul criterio della competenza”. E adesso Luca Poletti, candidato di Pd, Lista Viva Viareggio e Federazione della Sinistra, a poco più di una settimana dal primo turno elettorale, annuncia il primo nome della sua squadra di governo. Se sarà eletto sindaco, affiderà l’assessorato all’Europa e alle politiche internazionali ad Alberto D’Alessandro, 48 anni, viareggino, attuale direttore dell’Ufficio del Consiglio d’Europa di Venezia.

Non ci sono dubbi sul fatto che si tratti di una persona competente, ben addentro ai meccanismi delle politiche comunitarie: due lauree in scienze politiche (una conseguita in Italia, l’altra in Francia), master in studi diplomatici, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles occupandosi di politiche e programmi comunitari. Dal 2006 al 2008 è stato responsabile per le relazioni internazionali per il ministero dei beni culturali e collabora con varie università e comitati scientifici. Per conto del Mibac si è occupato del programma “Europa per i cittadini”, per favorire un accesso pubblico ai fondi comunitari della cultura. Ha esperienze – sempre a livello europeo – di promozione dell’intercultura e dell’integrazione. Guiderà un ufficio preposto alla realizzazione di progetti destinati a intercettare finanziamenti europei. “E’ un obiettivo sbandierato da tanti – commenta Poletti – noi schieriamo la persona giusta per ottenere risultati concreti. Gli affiancheremo uno staff di persone giovani e motivate. Come sapete uno dei miei obiettivi è valorizzare le professionalità che esistono all’interno del Comune. Con una guida competente come D’Alessandro questo diventa un obiettivo realizzabile”.

Ma l’assessore in pectore, quasi un “ministro degli esteri” della futura giunta Poletti, non si limiterà a dare la caccia ai fondi europei, attività peraltro obbligata a causa del dissesto finanziario comunale. Sarà in grado anche di proiettare sulla ribalta europea le preziose risorse culturali di cui dispone Viareggio e che aspettano solo di essere valorizzate e rilanciate. “Abbiamo – osserva D’Alessandro – enormi potenzialità come Puccini, il Liberty, il Carnevale. Per esempio Viareggio non è inclusa nella rete internazionale del Liberty: dovremo entrarci subito. E dovremo riprendere le fila per il riconoscimento del Carnevale come patrimonio dell’Unesco: a questo punto non sarà più possibile riuscirci da soli, ma potremmo farcela stringendo alleanze con altri carnevali importanti. Un altro obiettivo che abbiamo in mente è lavorare per ottenere il riconoscimento di Viareggio capitale italiana della cultura. C’è in palio un milione di euro, ci impegneremo per vincere il bando del 2018, visto che gli altri sono già chiusi. Sono certo che lavorerò bene con Luca Poletti, un ottimo leader, in grado di coordinare il lavoro di squadra”.

“Il sindaco come lo concepisco io – conclude il candidato – è colui che cerca le persone migliori per creare un gruppo di lavoro in grado di far uscire Viareggio dalla difficile situazione in cui si trova”.

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