VIAREGGIO. Brillante operazione degli uomini del Commissariato di Polizia di Viareggio che nella giornata di ieri ha posto fine alla serie di furti perpetrata da una organizzata banda criminale.

I quattro albanesi finiti in manette sono: S.R. di 20 anni, sul quale pende un decreto di espulsione emesso dal Questore di Caserta, M.A. di 23 anni, con precedenti di polizia per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, X.E. di 19 anni con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, in particolare furto e ricettazione, e per resistenza a Pubblico Ufficiale e I.M. di 21 anni incensurato, tutti irregolari sul territorio nazionale.

Nella mattinata di ieri giungeva in Commissariato la segnalazione di furto in un annesso agricolo sulle colline di Massarosa.

I malfattori sono penetrati all’interno dello stabile adibito ad abitazione, approfittando dell’assenza del proprietario, spaccando i vetri di una finestra. Una volta all’interno, dopo aver messo a soqquadro tutti gli ambienti sono riusciti a trovare, una nascosta sotto il letto e l’altra nel cassetto di un comodino, due pistole, con relative cartucce, ed un fucile ad aria compressa riposto in un armadio.

Gli agenti delle volanti coadiuvati dalla Polizia Scientifica, giunti prontamente sul posto, hanno da subito attivato le perlustrazioni della zona anche in ragione del furto di armi pericolose.
Grazie alle informazioni acquisite da una persona del luogo i poliziotti sono riusciti a scovare un campo a poche centinaia di metri di distanza dove, ben occultata, vi era una autovettura sospetta.
Richiesto l’ausilio di personale dell’Arma dei Carabinieri, si sono avvicinati circondando la zona.

Indossando i giubbotti antiprioiettile in dotazione, dato che le persone potevano essere armate, hanno percorso silenziosamente il perimetro dell’area stringendo un cerchio attorno ai sospetti.
Li hanno sorpresi sotto un albero presumibilmente intenti a dividersi il bottino.
I quattro albanesi, immediatamente bloccati ed ammanettati, non hanno nemmeno avuto il tempo di capire che oramai erano in trappola.
La perquisizione, estesa al veicolo in possesso dei criminali, permetteva di rinvenire le armi e le munizioni appena rubate ed un coltello a serramanico.

Sul “tavolo della spartizione” sono stati rinvenuti altri oggetti tra cui monili in oro, orologi, dispositivi elettronici, 600 euro in contanti e banconote in vecchio conio che costituiscono sicuramente il provento di altri furti perpetrati in zona, mentre all’interno dell’autovettura, ben occultata, vi era una borsa di attrezzi utilizzati per scardinare porte ed imposte e alcune paia di guanti in lattice.
Anche il veicolo da loro utilizzato, una Toyota Rav 4, è risultato essere stato rubato la settimana scorsa ad Orte, in provincia di Viterbo, a seguito di un furto perpetrato in un appartamento.
In quell’occasione, durante la notte ed approfittando del sonno dei malcapitati, i ladri si intrufolarono nell’abitazione, posta al secondo piano di un condominio, arrampicandosi dalla conduttura del gas asportando, oltre alle chiavi dell’autovettura utilizzata poi per allontanarsi, anche due telefoni cellulari ed un tablet.
La sinergia con i cittadini, i quali si sono prodigati a fornire ai poliziotti tutti gli elementi utili al fine di scovare i delinquenti, la prontezza di intervento degli agenti delle volanti e l’intuito investigativo del personale Anticrimine profuso alla ricerca dei responsabili del furto, hanno permesso di stroncare l’attività delittuosa dei quattro pericolosi malviventi e di recuperare la refurtiva dei furti messi a segno.
Gli investigatori stanno ricostruendo tutti i movimenti degli stranieri negli ultimi giorni. Infatti le loro tracce partono dalla città di Caserta, dove i quattro hanno sicuramente dimorato visti i loro recenti precedenti, passano per Orte, dove è stata rubata l’auto utilizzata per perpetrare i furti, ed arrivano nelle nostre zone.
Passate al vaglio le denunce pervenute negli uffici di polizia, inerenti i furti in abitazione commessi nella zona negli ultimi giorni, i poliziotti sono riusciti ad identificare altre due vittime.
Queste invitate negli uffici del Commissariato hanno riconosciuto parte della refurtiva recuperata ed è stato possibile quindi attribuire la responsabilità dei fatti ai quattro criminali.
Alcuni oggetti rinvenuti, infatti, costituiscono il provento di almeno due furti in abitazione commessi nella zona.
Uno, sempre nella zona di pian del Quercione a Massarosa, avvenuto la notte tra il 3 ed il 4 luglio. La vittima al suo risveglio ha avuto l’amara sorpresa. Durante la notte i malfattori, tagliando la zanzariera di una finestra lasciata aperta causa il grande caldo di questi giorni, si intrufolava all’interno della sua abitazione portando via, dalla camera della figlia, alcuni dispositivi elettronici, un tablet, un orologio e 200 euro in contanti.
Schermata 2015-07-06 alle 13.35.27L’altro invece riguarda il rinvenimento di un particolare binocolo trovato in possesso dei quattro stranieri riconosciuto senza ombra di dubbio da un’altra vittima di furto abitante nella zona. Anche in questo caso i malviventi sono entrati all’interno di un annesso agricolo forzando un’imposta ed impossessandosi dell’oggetto.
Sono in corso gli accertamenti volti ad individuare le vittime degli altri furti per la restituzione della refurtiva.
Oggetto di studio da parte degli uomini del Commissariato di Viareggio è il modus operandi utilizzato dai ladri catturati.
La loro età molto giovane ed il loro fisico ben allenato gli permette di perpetrare i furti anche in situazioni estreme che richiedono particolari prestanze come in occasione del furto al secondo piano del condominio dove si sono dovuti arrampicare lungo un tubo.
Non disdegnano nemmeno la presenza di eventuali persone all’interno dell’abitazione durante il crimine motivo per il quale si è indotti a pensare che non avrebbero esitato a fronteggiare una potenziale resistenza delle vittime.
È di tutta evidenza la pericolosità della banda che, venuta in possesso delle armi, avrebbe accresciuto le potenzialità delittuose.
L’operazione conclusa dai poliziotti ha, di fatto, scongiurato il perpetrarsi di furti da parte di questi pericolosi banditi senza scrupoli.
I quattro delinquenti, incriminati per i reati di furto aggravato, ricettazione, porto e detenzione abusivo di armi da fuoco e porto di armi da taglio, sono stati condotti al carcere di Lucca dove sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Alla luce dei recenti episodi di furti di armi si richiama l’attenzione dei cittadini sulla necessità di custodirle secondo le disposizioni di Legge ed adottare ogni cautela volta ad evitare negligenze nella custodia delle stesse.

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