CAMAIORE. Chi in questi giorni è passato da quelle parti, e ha dato un’occhiata in basso, è rimasto impressionato. La Fossa dell’Abate, e in particolare il tratto finale, dove il torrente sfocia, al confine tra i Comune di Camaiore e Viareggio, in queste ore si presenta come un tappeto verde omogeneo, una lunga distesa di alghe.

Di certo non è un bello spettacolo a vedersi. E di sicuro anche l’odore, attraversando il ponticello pedonale tra i due Comuni, si fa ben sentire. Ma quel che preoccupa i passanti, i residenti, i turisti e soprattutto gli operatori turistici, è che tutta quella massa di alghe mista a rifiuti possa finire in mare, al primo acquazzone estivo, e inficiare la possibilità di balneazione nella zona. E’ quindi necessario che le autorità preposte intervengano, immediatamente!

Sulla questione interpelliamo il sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto, sempre disponibile al contrario del suo collega di Viareggio, a spiegare alla stampa, e quindi ai suoi concittadini, quel che sta succedendo e come il Comune ha intenzione di intervenire. In sostanza la situazione alghe non è molto differente dagli altri anni. E’ l’estate particolarmente torrida, e la poca acqua nel torrente – ci spiegano dal Comune – che fa sembrare che ci siano più alghe del solito. Comunque la tipologia di alga presente sulla Fossa non è tossica, ne inquinante, come ha appurato in più occasione la stessa Arpat.

 A chi spetta la rimozione di quelle alghe? Due mesi fa i Comuni di Viareggio e di Camaiore firmarono un accordo con il Consorzio di Bonifica. A questi ultimi spetta la rimozione delle alghe dall’acqua, che poi andrebbero lasciate in un cassone a seccare per un paio di giorni (lato Viareggio), prima di essere rimosse e portate in discarica dalla Sea per lo smaltimento.

Il tutto (poche decine di migliaia di euro in una stagione) a spese al 50% del Comune di Viareggio e del 50% del Comune di Camaiore. Peccato che Viareggio, a quanto pare (impossibile telefonare in Municipio per avere informazione o conferme, come ha già spiegato il sindaco), non ha un soldo da investire in questa operazione, e peccato che Camaiore, negli ultimi mesi, abbia già anticipato al limitrofo Comune di Viareggio qualcosa come 200 mila euro per gli spandenti in mare.

 

Insomma in questa fase se c’è un responsabile dello stallo in cui versa la situazione ha solo un nome: il Comune di Viareggio e il suo sindaco Giorgio Del Ghingaro. Che forse non si è reso conto che Viareggio è in piena stagione turistica e che gli operatori della zona (e non solo loro) hanno il diritto di avere la loro costa pulita. Anche i turisti ora sanno con chi prendersela.

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ultimo aggiornamento: 20-07-2015


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