VIAREGGIO. Puntata numero 98 per DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini.

CANCRO DEL TESTICOLO: GUARIRE SI PUO’ E SI DEVE!

 

Concludiamo con oggi la breve carrellata di puntate sul cancro del testicolo che la notissima vicenda del CAMPIONE DI CICLISMO IVAN BASSO aveva suggerito di presentare.

E proprio riferendoci a quello che i media hanno raccontato di Basso vediamo oggi quali e quante armi abbiamo oggi a disposizione per scoprire la subdola malattia e per debellarla.

 

  • SINTOMI, SEGNI

Un tumore testicolare, in genere, si manifesta con un rigonfiamento a livello di uno (o molto più raramente di entrambi) dei testicoli. Tale rigonfiamento, che alla palpazione risulta in genere INDOLORE, è una vera e propria protuberanza, dalle dimensioni di un pisello o anche più grande. Secondo alcuni dati statistici, fortunatamente meno del 4% dei rigonfiamenti a livello dei testicoli è causato da un tumore testicolare; nonostante questo, è sempre meglio sottoporsi ai controlli più accurati.

  • COMPLICAZIONI

Come tutti i tumori anche quello del testicolo, quando è grave o non è curato a dovere, può diffondersi in altre parti del corpo (metastasi); attraverso il sistema linfatico o sanguigno, può infatti invadere, dapprima, i linfonodi limitrofi e, successivamente, i linfonodi più distanti, i polmoni, il fegato ecc.

  • DIAGNOSI

La diagnosi passa dall’ esame obiettivo (la “visita”), dall’ecografia scrotale e da un’analisi del sangue che serve a rintracciare, nel circolo sanguigno, i cosiddetti marker tumorali (alfafetoproteina e gonadotropina corionica). La loro identificazione è molto significativa, tuttavia non tutti i tumori testicolari producono questi marker. Pertanto, l’esito degli esami del sangue va sempre preso con estrema cautela.

  • TERAPIA (mooolto efficace!)

L’unico modo per curare un tumore ai testicoli è rimuovere l’intero testicolo affetto, mediante un intervento chirurgico noto come ORCHIECTOMIA. L’orchiectomia richiede l’anestesia generale e si esegue praticando un’incisione a livello inguinale, attraverso la quale si asporta, dallo scroto, l’intero testicolo malato.  Prima si svolge l’operazione, minore è il rischio che la neoplasia invada l’altro testicolo e gli altri organi. Ecco per quale motivo è fondamentale una diagnosi precoce della patologia. Se il paziente lo richiede, dopo l’asportazione, il chirurgo può mettere al posto del testicolo malato un TESTICOLO ARTIFICIALE, fatto di silicone.

Nota fondamentale sull’intervento di orchiectomia: L’ASPORTAZIONE DI UN TESTICOLO NON RIDUCE E NON INFLUENZA LA LIBIDO E LA FERTILITÀ DEL PAZIENTE! (sempre utile, comunque, un deposito preventivo dello sperma nella “Banca del seme”)

Le cose, invece, sono ben diverse se vengono rimossi entrambi i testicoli (orchiectomia bilaterale): in tali situazioni, viene meno la produzione di testosterone e, soprattutto, degli spermatozoi (sterilità).

A questa operazione, possono seguire, a seconda dello stadio e del tipo di tumore, l’asportazione chirurgica dei linfonodi addominali In genere, l’asportazione di questi piccoli organi, che si può eseguire con diverse tecniche chirurgiche, non ha effetti collaterali particolari. Tuttavia, in alcuni casi, può provocare un disturbo noto come EIACULAZIONE RETROGRADA.

Talvolta seguono uno o più cicli di chemioterapia e radioterapia. Tali trattamenti hanno lo scopo di eliminare definitivamente dall’organismo le cellule neoplastiche.

 

  • PROGNOSI

Il tumore ai testicoli è una neoplasia che, se viene diagnosticata per tempo, si può curare con ottimi risultati.

A partire dagli anni ’70, infatti, si muore sempre meno per colpa di questa patologia, tanto che, al momento attuale, OLTRE IL 90% DEI PAZIENTI GUARISCE del tutto.

 

Abbiamo cominciato le nostre puntate con la pesante notizia di IVAN BASSO ma vogliamo concludere la nostra storia con una storia simile e altrettanto famosa quella di LANCE ARMSTRONG, il cowboy texano che ha domato sette volte le pianure del Tour de France, rimontando in sella alla sua bici dopo essersi lasciato alle spalle un tumore del testicolo. Tornando a vincere!

 

 

L’ AFORISMA (musicale) DEL GIORNO:  “…L’eroe non è colui che non cade mai ma colui che una volta caduto trova il coraggio di rialzarsi” (“…A hero is not one who has never fallen, but one that, when has fallen, has the courage to stand again”).  Jim Morrison

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ultimo aggiornamento: 02-08-2015


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