VIAREGGIO. “Ieri 2 agosto era l’anniversario della strage di Bologna, 35 anni dopo: le parole del presidente Sergio Mattarella sono belle quando afferma che dobbiamo ‘non dimenticare quella strage e quelle vittime innocenti’ come impegno imprescindibile di uno Stato: perché non ha voluto concretizzare questo suo nobile pensiero incontrandoci?
Perché con noi no?”. Lo scrive in una nota Daniela Rombi de “Il mondo che vorrei”, associazione che raccoglie i parenti delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009.

“Abbiamo chiesto di essere ricevuti dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 24 aprile 2010 in occasione della costituzione della nostra associazione. Un’altra occasione in cui ci siamo rivolti al presidente è stata il 28 novembre 2011 per il trattamento subito all’inaugurazione della nuova stazione di Roma Tiburtina, dove siamo stati blindati affinché le autorità non vedessero i nostri figli morti.

“Oltre a queste, altre tre volte l’associazione ha chiesto aiuto all’ex presidente Napolitano: solo una volta il suo segretario, e non lui, ci poteva parlare.

sergio mattarella“E veniamo ad oggi: il presidente è cambiato, noi no. Abbiamo chiesto a Mattarella di incontrarci perché, nel frattempo lo Stato non si è costituito parte civile nel nostro procedimento e ha venduto i nostri morti per 15 milioni di euro. I media nazionali non hanno una parola per Viareggio: di fatto la strage ferroviaria del 29 giugno è già stata dimenticata come troppe altre e la prescrizione incombe inesorabile.

“Perché aspettare il 2044, quando saranno trascorsi 35 anni dalla strage di Viareggio, per incontrarci, parlare con noi, ascoltare le nostre preoccupazioni? La risposta del capo dello Stato, a nome del suo segretario Ernesto Lupo, è stata che:

‘Al riguardo, il Presidente Mattarella segue con attenzione la vicenda processuale, che attualmente si trova nella fase dibattimentale, ed auspica che si faccia piena luce sulle responsabilità dell’accaduto. Tuttavia, nel doveroso rispetto dei principi costituzionali, non Gli è consentita alcuna valutazione o intervento durante lo svolgimento del processo’

“Ma nessuno di noi aveva chiesto questo intervento.

“La nostra risposta a queste domande è che gli imputati – in primis Moretti promosso ad amministratore delegato di Finmeccanica dopo la strage di Viareggio – sono nomi eccellenti, troppo importanti per rispondere della morte di 32 persone. Vanno protetti sopra ogni altra cosa, coccolati e preservati. Tra loro ed i nostri morti la scelta è scontata, non ci sono dubbi…”.

(Visitato 77 volte, 1 visite oggi)

Il sindaco Mungai ospite di Uno Mattina Estate

Camaiore si riprende pontile e parcheggi, verso lo scioglimento della convenzione per il project