CAMAIORE. Estendere l’articolo 338 del codice penale (violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario) anche ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri comunale. Sulla base del principio che una minaccia ad un sindaco non è solo la minaccia ad una persona come le altre, perché tende ad ottenere favori o cambi di rotta politica minacciando ritorsioni fisiche o la morte. Esiste una proposta di legge in tal senso, è quella depositata non molto tempo fa, il 16 giugno 2015, dai deputati Romina Mura e Francesco Sanna, entrambi del Pd, quest’ultimo sardo di nascita ma versiliese d’adozione (abita a Lido). Un tema che, alla luce di quanto accaduto al sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto minacciato di morte assieme alla famiglia, è quanto mai d’attualità.

“La strada prescelta – spiega il senatore nella proposta di modifica di legge – è quella di modi l’articolo 338 del codice penale, rubricato « Violenza a minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario », al fine di renderla applicabile anche alla violenza o minaccia nei confronti di un amministratore locale (sindaco, consigliere e assessore), introducendo nella rubrica e al primo comma un riferimento al « singolo componente » (del corpo politico, amministrativo o giudiziario) e introducendo, dopo il primo, un nuovo comma, il quale prevede che « alla stessa pena soggiace chi commette il fatto di cui al primo comma per ottenere, ostacolare o impedire il rilascio o l’adozione di un provvedimento, anche legislativo, ovvero a causa dell’avvenuto rilascio o adozione dello stesso”.

Al momento infatti la tutela dei politici da minacce di questo tipo si ferma a livello regionale. Tra le modifiche proposte quella di prevedere “l’arresto in flagranza di reato” e di innalzare quindi le pene fino a sette anni di reclusione.

foto Marco Pomella
foto Marco Pomella

Nel presentare la proposta di legge Sanna, assieme all’altro deputato primo firmatario del documento, sempre del Partito Democratico, Romina Mura, aveva spiegato le motivazioni in un dettagliato comunicato stampa: “Il fenomeno delle violenze e delle minacce agli amministratori locali – scrivevano Mura e Sanna – riguarda ormai tutta la Penisola e colpisce soprattutto i sindaci dei Comuni medi e piccoli del Mezzogiorno. Negli ultimi 40 anni ci sono stati oltre 130 omicidi, circa 70 casi di dimissioni, più di 80 decreti di scioglimento dei consigli comunali e oltre 350 misure attivate ex post. Il fenomeno, purtroppo, è in preoccupante crescita. Per rendere efficace la difesa penale della democrazia locale, i deputati sardi del Partito Democratico Romina Mura e Francesco Sanna, hanno presentato in modo concordato due progetti di legge. Le proposte – sottoscritte da entrambi gli esponenti democratici – offrono alla valutazione della Camera differenti soluzioni tecnico giuridiche, ma convergono nella filosofia e nelle finalità. Il pdl estende l’ambito di applicazione dell’articolo 338 del Codice penale (Violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario), introducendo l’articolo 338-bis che prevede il reato di violenza e minaccia contro gli amministratori locali, e lo punisce con la reclusione da tre ad otto anni”.

Le intimidazioni – denunciano ancora Romina Mura e Francesco Sanna – trovano terreno fertile nelle controversie legate all’urbanistica, agli usi civici e alla gestione dei rifiuti ma anche nell’abusivismo edilizio, nel fotovoltaico e nelle energie rinnovabili in genere. Nella maggior parte, i fatti si verificano in piccoli comuni, spesso sotto i 5.000 abitanti. Non è un caso se Sardegna e Calabria sono le regioni con la più alta concentrazione di piccoli e piccolissimi centri, meno di mille abitanti. Questi fatti criminali – affermano ancora i parlamentari PD – sono una minaccia alla vita democratica del Paese e, pertanto, occorre un immediato intervento delle l’istituzioni che devono ritornare a essere, con i propri presidi e servizi, un baluardo di legalità e sicurezza per i cittadini. E’ un preciso compito del Parlamento adeguare le leggi esistenti alla recrudescenza criminale di un fenomeno che inquina anche il tessuto sociale di moltissime comunità locali.   Quanto sta accadendo non può essere sottovalutato e chi interpreta gli interessi delle comunità locali (in particolare delle zone interne dell’Isola) non può essere lasciato solo. Ecco perché – concludono Sanna e Mura – è urgente che la Camera esamini le due proposte di legge (che offriamo alla sottoscrizione di tutte le forze politiche) ed il Governo affianchi questa iniziativa parlamentare con il suo parere favorevole”.

 

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camaiore francesco sanna minacce a sindaco pd PDL

ultimo aggiornamento: 03-09-2015


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