VERSILIA. Lunedì 5 ottobre 2015 è uscito per le “Edizioni Neuroscienze.net” il nuovo libro di Guido Brunetti intitolato “Le ali dell’anima. Dal neurone al pensiero”. Un viaggio affascinante attraverso le meraviglie e i misteri del cervello, definito dai neuroscienziati la struttura più complessa e straordinaria dell’universo conosciuto. E’ un titolo suggestivo, evocativo e poetico a conferma delle notevoli capacità dell’autore- scrive il professor Rapisarda nell’introduzione- di fondere discipline umanistiche e discipline scientifiche, un must filosofico, scientifico e letterario, mai disgiunto da tensione etico-spirituale, che convalida quanto già sostenuto da altri studiosi, ossia che Brunetti possiede davvero una “cultura universale ”.

Concordiamo con quanti hanno definito l’opera del Brunetti “completa ed esplicativa” per comprendere come si è arrivati alle neuroscienze, una disciplina che presenta “temi così incredibilmente intriganti, sfuggenti e inafferrabili, come il cervello, la mente, la coscienza” (Boncinelli). Il tutto espresso, o meglio narrato, con rigore dottrinale e un linguaggio piano, seducente e accessibile anche ai non specialisti. Che è la “cosa più difficile – precisa il neuroscienziato Boncinelli – quando si ha a che fare con questioni scientifiche”.
L’opera dunque è una summa del pensiero di Brunetti, un testo cioè di trattazione compiuta e sistematica dei recenti progressi della nuova scienza del cervello e della mente. Che contiene anche quella che è la sua concezione umanistica, scientifica e spirituale dell’esistenza.

Il bellissimo titolo dell’opera è una metafora dell’anima, da Dante chiamata “l’angelica farfalla”, la quale “da sempre anela a dispiegare le sue ali in un aldilà trascendente, metafisico, libera di volare verso luoghi e tempi lontani”.

Nei 29 saggi che formano il volume, Brunetti svela le migliori conoscenze neuro scientifiche disponibili, ossia tutto ciò che è stato scoperto negli ultimi tempi sulla mente, Addentrarsi nei meandri di quel prodigioso organo del pensiero che è il cervello, spiegare le sottigliezze della mente e della coscienza è per i neuroscienziati una delle più complesse, gratificanti e stupefacenti avventure, una delle maggiori sfide del XXI secolo. Un compito da far tremare le vene ai polsi di qualsiasi neuro scienziato.
In realtà, il rapporto mente-cervello – mind-brain-problem – è “il problema dei problemi” nelle neuroscienze, un campo di ricerca “immenso, intrigante e policromo”, che spazia dalla filosofia della mente alla neuroanatomia e alla neurochimica, dalla neurofisiologia alla neuropatologia dell’età evolutiva e dell’età involutiva.

Ieri, anima o spirito, oggi, mente, cervello. Un’entità che ci affascina, ancora misteriosa ed enigmatica, pervasa di valenze soprannaturali. Finora, sono stati compiuti notevoli progressi, i quali ci hanno fornito una enorme quantità di conoscenze sul funzionamento del cervello, della mente e della coscienza.

La ricerca tuttavia si rivela ardua dal momento che cervello e mente sono “nello stesso tempo soggetto ed oggetto” della ricerca. La ricerca è intenta a comprendere se la mente e il corpo siano da considerare una sola entità o due realtà separate. Sostenere che l’unica realtà è quella empirica, che i fatti sono più importanti delle credenze, è “negare all’umanità – afferma il neuroscienziato de Waal – le sue speranze e i suoi sogni”. Alcune realtà esistono, altre sono solo sogni nei quali ci piace credere. D’accordo con autorevoli neuroscienziati, Brunetti ritiene che forse un giorno, la nuova scienza del cervello e della mente potrà riuscire a risolvere questo grande mistero. Di qui, l’intrigante e coinvolgente titolo che l’autore ha dato alla sua opera. “Noi- sostiene Brunetti – avvertiamo contro ogni forma di riduzionismo o relativismo la seduzione del trascendente e la nostalgia dell’anima. Perché dunque non intravedere nello spirito una scintilla divina e una natura soprannaturale?
“C’è il nostro corpo, oggetto fisico. Ma c’è anche l’essenza, la parte mentale”, che non è visibile, come sostiene il neuroscienziato Michael Gazzaniga. Il corpo fisico senza l’essenza è “un nulla”. Tale essenza noi “la chiamiamo anima o spirito”.

Il volume si rivela quindi una felice, sapiente e mirabile combinazione di ampiezza culturale, rigore scientifico e uno stile, che attrae e cattura il lettore dalla prima all’ultima pagina. Stimolante infine è la prefazione del professor Vincenzo Rapisarda, docente di neuropsichiatria all’Università di Catania.
Tutto ciò rappresenta un ulteriore, giusto riconoscimento al meraviglioso lavoro che da anni Brunetti sta portando avanti nel campo della cultura e della scienza.

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ultimo aggiornamento: 06-10-2015


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