ROMA. Dall’architettura del paesaggio a una linea di moda e di complementi di arredo. È questa la strada della fiorentina Giulia Mondolfi che, un po’ per diversificare il suo lavoro e un po’per far fronte alla crisi, ha dato vita a Alberta Florence tutti pezzi unici realizzati a mano a Firenze, il cui filo conduttore sono i tessuti d’arredamento. Qualche prototipo è già presente in alcuni negozi di Milano, Bolgheri e Cortina d’Ampezzo.

Giovedì 15 ottobre a Roma alla galleria Ciemme in via dei Banchi Vecchi, 59 Giulia Mondolfi presenterà la collezione invernale della linea di Interior Design and Exclusive Clotihing. Sarà possibile prendere visione della collezione anche venerdì 16 e sabato 17 ottobre dalle 10.30 alle 19.30.

Giulia Mondolfi, fiorentina, classe 1986, dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Michelangiolo nel 2005 desiderosa di confrontarsi con una realtà di più ampio respiro si trasferisce a Milano dove si iscrive ad architettura presso il Politecnico di Milano. Negli anni milanesi si delineano le sue propensioni nel campo della progettazione, tanto che decide di specializzarsi in paesaggio; la salvaguardia del paesaggio italiano e la progettazione del verde diventano le sue grandi passioni. Nel 2009 torna a Firenze e si iscrive

alla laurea in Architettura del Paesaggio. Consegue la laurea, con il massimo dei voti, cinquennale nel 2012 con una tesi sul recupero e la riqualificazione del Parco e degli Edifici dell’ex O.P di Maggiano, nel frattempo è dal gennaio 2010 che collabora alla didattica di due corsi al Politecnico di Milano.

Subito dopo la laurea, con curiosità e desiderio di imparare, inizia a collaborare con importanti studi di architettura del paesaggio nella realizzazione di terrazzi, giardini privati e parchi pubblici; parallelamente dal gennaio 2013 scrive articoli su riviste di settore come la Rivista di Storia dell’Agricoltura dell’Accademia dei Georgofili, Paysage e Gardenia.

Dal gennaio 2014 dedica una parte del suo tempo a due delle sue grandi passioni: la moda ed i tessuti d’arredamento. In parallelo al suo lavoro di paesaggista disegna i primi prototipi della sua linea di Interior Design and Exclusive Clothing Alberta Florence.

Alberta Florence

Nel maggio 2014 Giulia propone la sua prima capsule collection a Firenze e poi a Roma. La sua esperienza di vita è motore fondamentale della sua vena creativa. Ogni abito risente, infatti, dell’infanzia passata fra Firenze, Roma e la Maremma, dell’amore per le piante e per i fiori, del suo continuo giocare con i tessuti d’arredamento, dell’innata capacità di leggere i luoghi e interiorizzare le atmosfere ed ovviamente degli studi classici e della passione per l’architettura.

Ogni creazione prende vita dal materiale stesso, l’ispirazione è dettata dalle stampe, dai colori e delle fantasie dei tessuti: quasi si trattasse di una scultura, è il tessuto stesso a condizionare il risultato finale. Non è quindi un caso che parte fondamentale del lavoro sia la ricerca della materia prima, tessuti d’arredamento attuali e molto spesso degli anni ’50,’60 e ’70, tutti pezzi unici che Giulia cerca principalmente a Firenze, ma anche durante i suoi viaggi a Roma, Bologna, Milano e Parigi, che colleziona come vere e proprie opere d’arte.

Ogni pezzo della collezione è unico, in quanto realizzato in base a quantità di tessuto limitate mai superiori ai 10 metri, ed è confezionato a mano a Firenze con cura sartoriale. Si definisce così un perfetto connubio tra moda, design ed eccellenza artigianale.

Le linee degli abiti sintetizzano il pensiero ed lo stile classico ed innovativo di Giulia. Alberta Interior Design and Exclusive Clothing,

infatti, non segue le mode è classicamente attuale, sono continue le citazioni all’eleganza dei tempi passati ma sempre reinterpretando le linee in una chiave attuale. Prendono così vita abiti dall’estrema semplicità formale ma al tempo stesso molto caratterizzati, senza tempo.

Vestire Alberta Florence vuoi dire rivivere le atmosfere dei romanzi di Maugham e di Bassani, è come passeggiare in un frammento di campagna dipinto da Magritte o da Morandi. Indossando un abito Alberta Florence ci si sente come in un interno di de Pisis leggendo una poesia di Tagore, si respira il profumo di donne uniche come Luisa Casati, Peggy Guggenheim e Diana Vreeland, mentre un accattivante sottofondo alla Bing Crosby provoca gli animi. Indossare gli abiti di Giulia vuoi dire sognare un pezzo di unicità; Alberta Florence è una ventata di classica originalità in un mondo che cambia ma non rinuncia allo stile.

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ultimo aggiornamento: 06-10-2015


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