PIETRASANTA. Aveva scaricato una montagna di rifiuti lanciandoli dal ponte Foggi direttamente nel fiume Versilia con la speranza che la corrente li inghiottisse e li portasse fino al mare.

Un modo semplice, senza costi e rapido per liberarsi di ciottolo e ricordi. Dopo ilcaso del Canale dei Frati, in pieno centro storico, un altro caso di profonda inciviltà e maleducazione si conquista un triste spazio nella cronaca questa volta della comunità di Vallecchia.

Limitato il danno ambientale grazie all’intervento tempestivo di gruppo di scultrice straniere dello Studio Pescarella che volontariamente e spontaneamente hanno ripulito l’alveo del fiume prima che barattoli di vernice, saponi e varechina contaminassero l’acqua provocando danni all’ecosistema circostante.

E’ una storia a due facce: da una parte chi, senza vergogna e senza pensare alle conseguenze usa un torrente per dire addio a tonnellate di rifiuti e ciottoli, dall’altro il gesto da cui prendere esempio e da cui imparare di un gruppo di donne che non sono nate nella nostra città ma che la nostra città ospita in qualità di artisti.

Da una parte la faccia dell’inciviltà, dall’altra quella di quel senso civico che è purtroppo andato smarrendosi come conferma il trend negativo di discariche che nascono dalla mattina alla sera come funghi su tutto il territorio e nei confronti del quale l’amministrazione guidata da Massimo Mallegni ha attivato un piano di contrasto quotidiano, anche con l’ausilio telecamere mobili.

“A nome dell’amministrazione ci tengo a ringraziare le persone che sono intervenute – spiega Simone Tartarini, Assessore all’Ambiente – perché il loro non è solo un gesto bello ed importante, è un gesto che dovremo prendere di esempio tutti noi. Girarci dall’altra parte è la soluzione più facile, rimboccarsi i calzoni e stare in ammollo per ore nell’acqua per recuperare come in questo caso rifiuti di ogni genere, è la soluzione più faticosa e difficile. E’ la soluzione che dobbiamo esaltare per educare ed insegnare senza dimenticare che è giusto denunciare chi contribuisce a rendere peggiore questa città”.

In soccorso del gruppo di donne è intervenuta una ditta di marmo della zona che ha messo a disposizione un mezzo ed un paio di lavoratori per issare i tre enormi sacchi di rifiuti dall’alveo.

Tra i rifiuti anche bollette e fatture che una cittadina ha consegnato alla Polizia Municipale e che ha permesso agli agenti di risalire in brevissimo tempo all’intestatario.

Si tratta di una donna che è stata identificata e sanzionata. La donna, si è scoperto poi essere affetta da disturbi psichici. E’ stata affidata ai servizi sociali dall’amministrazione comunale di Pietrasanta.

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