VIAREGGIO. E ora Giorgio Del Ghingaro presenta opposizione al ricorso di Massimiliano Baldini sulle elezioni amministrative dello scorso giugno: il Tar Toscana si esprimerà a gennaio sul ricorso presentato dal candidato sindaco e attuale capogruppo in consiglio comunale del Movimento dei Cittadini sul conteggio delle schede, ma l’attuale primo cittadino vuole dimostrare l’improcedibilità del ricorso del suo avversario.

Come da prima sentenza del Tar dello scorso ottobre, Baldini aveva l’obbligo di integrare il contraddittorio processuale estendendo la notifica del ricorso a tutti i consiglieri comunali. E qui si sarebbe dimenticato di Sandra Mei e Rossella Martina, inizialmente elette in consiglio comunale ma poi nominate all’interno della giunta Del Ghingaro.

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“Che per questa amministrazione comunale il ricorso al Tar per l’annullamento delle elezioni sia nullo o improcedibile non è una novità”, osserva Baldini in una nota diffusa alla stampa.

“L’aveva già scritto e detto il presidente della Sea prima dell’8 ottobre e, adesso, vista la crescente difficoltà, lo dice anche il sindaco che, chiaramente, teme di essere prossimo alla fine del suo mandato e per questo motivo ha deciso, seppur tardivamente, di scrivere una memoria arrampicandosi letteralmente sugli specchi.

“Infatti, questione pregiudiziale, il buon Giorgio Del Ghingaro era già stato citato prima dell’8 ottobre e quindi – questione questa sì reale e tangibile – la sua costituzione è tardiva, nulla ed improcedibile con quanto ne conseguirà. Parimenti infondate sono le eccezioni riguardanti le notifiche a Martina e Mei. Tesi talmente priva di senso da rasentare l’arditezza. Ma evidentemente la paura fa novanta, specialmente dopo la sentenza parziale del Tar di ottobre.

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“Del Ghingaro stia sereno: noi non ci siamo dimenticati proprio niente. Lo leggerà e lo ascolterà a tempo debito nei luoghi preposti, cioè in seno al processo e davanti al Tar, certamente non in anticipo sul giornale come forse gradirebbe.

“Sul piano politico, invece, prendo atto che il Sindaco, nel decidere di costituirsi (tardivamente ripeto), ha dato luogo ad un cambio di linea. Evidentemente non dorme sonni tranquilli e visto come è finita per “lui” con il ricorso per l’ammissione della sua lista alle elezioni provinciali e con la recente sentenza sulla Perla del Bosco, c’è da capirlo.

“I cittadini e gli elettori che hanno dovuto assistere al caos delle elezioni di maggio scorso stiano tranquilli, il 20 gennaio 2016 è vicino, non dobbiamo sopportare questa roba ancora per molto”.

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