PIETRASANTA. Scrive Mario Navari, Associazione Sinistra Lavoro: “Come genitore di un bambino che frequenta l’asilo nido Bambi di Pietrasanta, e non solo per esprimere un giudizio politico, sono indignato per la speculazione messa in atto dal sindaco Mallegni.
Forse risulterebbe utile ricostruire i fatti. Semplicemente, le educatrici hanno annunciato e condiviso con i genitori le iniziative per l’anno in corso che prevedono da diversi anni il festeggiamento delle feste natalizie con la venuta di Babbo Natale e l’ albero.
Elementi di festa che sono stati ripetuti e ritenuti adeguati negli ultimi anni senza alcun problema da parte di nessun genitore, nonostante le diverse religioni professate.

Il presepe non è stato preso in considerazione a partire dal fatto che i soggetti che frequentano l’ asilo sono dei bambini dai 14 mesi ai tre anni, gli stessi passano le loro giornate insieme per essere coinvolti in momenti di condivisione, spensieratezza, primi giochi.

Utilizzando strumentalmente una singola email di un genitore, Mallegni, in difficoltà per la cifra esorbitante per l’ illuminazione del Natale (110.000 euro), in consiglio comunale ha annunciato al
microfono di prendere a “calci nel c..o” coloro che avrebbero negato il presepe. Cosa non vera, perché nessuno ha vietato niente mentre nella realtà è stato portato avanti un percorso didattico strutturato nel tempo con un solo fine: il benessere dei bambini.

Ci risulta che lo stesso primo cittadino prietrasantino nel primo mandato, dieci anni da sindaco, non abbia mai avuto da ridire niente per l’ assenza del presepe.
Il timore è che si voglia cavalcare l’ onda del dopo Parigi per visibilità politica di cui il Mallegni è sicuramente maestro, così come il cavalier Berlusconi che si è apprestato a congratularsi, due
personaggi con scelte di vita che con i valori religiosi c’entrano come i cavoli a merenda. Come volevasi dimostrare, dopo la violenta minaccia alla coordinatrice, resosi conto di averla fatta fuori dal vaso ha provveduto a scusarsi per poi subito dopo rilanciare anatemi in stile padano e lettere dal sapor diktat integralista.
Tornando ai “calci nel c..o” annunciati, visto che la coordinatrice ha condiviso i progetti in campo con le educatrici del Bambi e con i genitori, si prevedono calci nel sedere anche per questi e per le
insegnanti? Se veramente si ha a cuore l’ asilo Bambi, si provveda per esempio a sostituire le grate rotte da anni dei termosifoni con cui i bambini rischiano di tagliarsi.
Se poi veramente Mallegni si sente illuminato dai presepi, gli consigliamo di farne uno vivente nel palazzo comunale dove vista la sua voglia irrefrenabile di “scalciare” avrà sicuramente un ruolo di
primo piano che nessuno metterà in discussione. Visto il lavoro fatto con mio figlio e in precedenza con i miei nipoti, confermo la completa stima e fiducia nei confronti delle educatrici e dei progetti sviluppati.”

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