VIAREGGIO. Ecco i carri di carnevale di prima categoria del Carnevale di Viareggio 2016: rispetto agli anni passati non c’è una costruzione in particolare che svetta su tutte le altre. Il primo posto sembra una lotta tra tre-quattro concorrenti.

Carnevale di viareggio 2016 – ecco i carri

Moby Duck di Alessandro Avanzini

Il ricorso alla plastica tramite la tecnica della termoformatura per denunciare l’inquinamento ne fa un carro scioccante e per certi versi geniale: le varie componenti sono ben fatte e levigate e le paperelle, che a prima vista conferiscono alla costruzione una ricchezza di movimenti, sembrano uscite da un negozio di giocattoli. Il paradosso è che la brillantezza dei colori pop ne fa un carro freddo, sulla falsa riga del ragno de “La rete”, incapace di emozionare gli spettatori come Avanzini seppe fare in passato. Di sicuro farà discutere, non fosse altro per il massiccio utilizzo della plastica.

avanzini carnevale viareggio 2016 1° corso

La gabbia di Luigi e Uberto Bonetti

Quanto visto nel primo corso mascherato non è sufficiente per giudicare in maniera completa il carro dei Bonetti, che si confermano ferrati nell’uso del colore, acceso e aggressivo come l’intera struttura: la mostruosa figura a sei braccia ha tutte le fattezze di una scultura molto curata, anche sul lato posteriore, e piuttosto proporzionata, dote sempre più rara tra gli hangar della Cittadella. Peccato che alcuni inconvenienti tecnici (colpa del “solito” generatore o dell’umidità?) lo facciano sfilare privo di movimenti per quasi tutta la sfilata, tanto da rientrare anzitempo in Cittadella. Se supera gli inconvenienti potrebbe scalare parecchie posizioni in classifica.

bonetti carnevale viareggio 2016 1° corso

52 sfumature di Carnevale di Massimo Breschi

Il campione in carica appagato dopo il trionfo nella passata edizione? Macché: il suo (personalissimo, a partire dal numero indicato nel titolo) omaggio al Carnevale non avrà toccato le corde come l’inarrivabile capolavoro di un anno fa, ma è un carro senza sbavature che meriterebbe addirittura il podio. Il clown con il volto do Lou Jacobs è mastodontico ma ben fatto, pulito e snodato nei movimenti, il tema sarà pure carnevalesco e classico ma la struttura è non convenzionale. E ai nostalgici piacerà sicuramente la presenza di una banda che esegue dal vivo le canzoni che hanno scandito la storia del Carnevale.

breschi carnevale viareggio 1° corso 2016

Io sono Dio di Stefano e Umberto Cinquini

Da sempre avvezzi a stupire con coinvolgenti spettacoli viaggianti, i fratelli Cinquini provano ad affidarsi soprattutto alla teatralità – vedi le figure che appaiono dai pixel della Torre di Babele – in questo carro sviluppato pressoché in verticale. Da quello che in gergo chiameremmo un “paretone” sbuca, in mezzo a un gioco di coni di luce, lo scintillante leone dorato cavalcato da Zuckerberg che sembra quasi balzare sulla folla. La modellatura è limitata a questi due mascheroni ma nell’insieme – coreografie, impatto cromatico dei costumi, colonna sonora – il carro piace e potrebbe puntare in alto. Unica controindicazione è la poca familiarità con il volto del creatore di Facebook, compensata comunque dai rimandi al popolare social media.

foto Roberto Pieraccini
foto Roberto Pieraccini

Barbarians di Fabrizio Galli

Immediatezza del messaggio, cura minuziosa della modellatura, imponenza: è davvero tornato il Fabrizio Galli dei tempi migliori? Parrebbe proprio di sì. Il rischio di assistere a un carro statico a causa della presenza di una scultura, comunque reinterpretata rispetto all’originale (il David di Michelangelo decapitato e stramazzato al suolo), svanisce in mezzo alle oscillazioni delle asce. Da rivedere la figura centrale del barbaro, limitata nei movimenti in questa prima uscita ma spaventosamente convincente. Spettacolari i vestiti dei cosplayers che sfilano davanti al carro. Non deve assolutamente stupire che da più parti venga indicato come un favorito per la vittoria. Anzi…

galli carnevale viareggio 2016 1° corso

Porca mediocrità-si salvi chi può di Gilbert Lebigre-Corinne Roger

Meglio il contenuto rispetto alla forma. L’ultima fatica dei carristi italofrancesi è una satira spietata e graffiante e la raffigurazione di Matteo Salvini restituisce l’immagine di un leader cafone e rozzo. Lo stile similespressionista, ormai un gradito marchio di fabbrica dei Lebigre, è ben visibile nelle teste dei maiali ai piedi del leader leghista. Ma si avverte la sensazione che il carro sia ancora incompleto. Rispetto alle costruzioni dell’ultimo biennio, poi, manca la sensazione di pienezza della struttura e le parti laterali non sembrano sfruttate a dovere. Nulla da eccepire sullo spettacolo dei figuranti.

carnevale 2016 primo corso

Work in progress di Carlo Lombardi

Vedendo il bozzetto e leggendo la relazione era forse lecito attendersi qualcosa di più. Nella prima ora di sfilata, pressoché immobile e con le maschere a terra, il carro fatica a decollare: riprende invece quota quando cala il sole grazie al suggestivo effetto delle luci dei caschi dei figuranti, saliti finalmente a bordo, e ai dondolii del ponteggio che costituisce l’impalcatura del carro. Certo, è mancato anche lo slancio verso l’alto: l’architrave con i manichini di De Chirico è rimasta ferma per motivi di sicurezza. Da rivedere.

lombardi carnevale viareggio 2016 1° corso

In te son nato di Franco Malfatti

Dopo il Pinocchio dello scorso anno con il marrone e il nero quali toni dominanti, Malfatti ripropone una costruzione (quasi) monocolore privilegiando il bianco e nero del Pierrot e della cartolina dello scorcio della Vecchia Viareggio che fa capolino alle sue spalle. Proprio la scenografia posteriore, però, sparisce dietro alla figura centrale e alle due mascherine che omaggiano alcuni celebri carri del passato. Curiosità e attesa per le esibizioni dal vivo, direttamente a bordo del carro, di Adriano Barghetti. Non sarà un carro “carnevalesco”, nel senso di allegro e chiassoso, ma ha un’apprezzabile vena di malinconia. Coraggiosa la scelta di far riecheggiare solo canzoni della tradizione viareggina.

malfatti carnevale viareggio 2016 1° corso

Male nostrum di Simone Politi e Priscilla Borri

Le dimensioni, non proprio imponenti, del carro non rendono giustizia alla mole di lavoro che si cela dietro – leggasi lavorazione con la carta a calco. Aver incentrato la costruzione su un’unica figura, quella del mostro marino, ha forse finito per limitare i movimenti e per sviluppare la costruzione soltanto in larghezza. Evocativa la colonna sonora, buona l’idea di accompagnare il carro con una barchetta di carta fatta di locandine, cruda la raffigurazione dei migranti nelle fauci del mostro. Convince l’uso di piatti di carta rovesciati come squame del pesce-drago.

foto Roberto Pieraccini
foto Roberto Pieraccini

Bilderberg-L’altro volto del potere di Roberto Vannucci

Più che un carro, un doppio carro che comporta un inevitabile innalzamento del coefficiente di difficoltà. La parte anteriore è sicuramente quella che cattura lo sguardo: tra le fauci dell’enorme volto (un po’ striminzite le dimensioni della tuba) va in scena un vero e proprio spettacolo dal vivo in cui lo stesso Vannucci si destreggia nelle vesti di figurante, confermando la sua vocazione di protagonista a bordo delle sue costruzioni. Meno riuscito, invece, il retro: domatore e pantera a parte, ci sono solo le gabbie con i figuranti al loro interno. Incuriosisce la suggestiva colorazione a schizzo. Sebbene il Gruppo Bilderberg non sia argomento noto al grande pubblico, la denuncia del potere occulto e senza volto è ben leggibile.

carnevale 2016 primo corso

 

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Carnevale di Viareggio, il video

Carnevale 2016, i carri di seconda categoria