La notizia, detto in sincerità, era già nell’aria da tempo: lo stesso commissario straordinario Stefano Pozzoli l’aveva anticipato a margine della cerimonia di premiazioni alla Cittadella. Adesso è ufficiale: la Fondazione Carnevale dovrà pagare 30mila euro a titolo di risarcimento – più 9mila di spese legali – nei confronti dell’associazione Libecciata per utilizzo indebito della denominazione “Nuova Libecciata” per la sua banda musicale. Lo riporta il quotidiano Il Tirreno.
Tutto nacque nel 2010, ai tempi della presidenza di Nanni Maglione: all’epoca era già in atto lo scontro tra le due bande musicali – la Libecciata ufficiale, con tanto di nome registrato, presieduta da Patrizia Lippi e la neonata Viareggio Marching Band diretta dal maestro Antonio Bertozzi – e la Fondazione mise in piedi una terza banda, la “Nuova Libecciata” appunto, che sfilò in occasione della cerimonia di apertura del Carnevale.
La vicenda ebbe subito strascichi legali: la Libecciata di Patrizia Lippi chiese alla magistratura di intervenire, e ala Fondazione fu proibitivo di utilizzare la dicitura “Libecciata”, pena una sanzione di 5mila euro. Il Tribunale di Firenze, con una sentenza, diede poi ragione all’associazione presieduta da Lippi, con cui la Fondazione tentò invano di ricucire i rapporti – propose di rinunciare definitivamente alla denominazione “Libecciata” e, alla banda, avrebbe garantito la presenza ai corsi mascherati.
La fumata, però, fu grigia. Anzi, nerissima: la Libecciata chiese 266mila euro di danni. Per questo alla Fondazione Carnevale furono pignorati ben 400mila euro a titolo di garanzia del risarcimento.
Ora lo stesso Tribunale di Firenze ha emesso la sentenza – di primo grado, e dunque la Fondazione Carnevale può presentare ricorso – che condanna al risarcimento di 39mila euro. Liberando, in uno dei momenti più critici per la principale manifestazione viareggina, quasi 400mila euro che andranno a mitigare la carenza di liquidità nelle esangui casse di Burlamacco.
