” Il lavoro rende liberi”. Questa la scritta apparsa sui graffiti sotto l’icona di un teschio con casco da operaio. Lo stencil è apparso in diversi punti dell’Alta Versilia, qualche notte fa: sulle cave di marmo dell’Altissimo, su alcuni cartelli stradali tra Seravezza e Stazzema e sotto il monumento del cavatore di Levigliani.

La firma, sotto le opere, è quella di un collettivo molto attivo in Versilia negli ultimi mesi: RHD GWP. Gli stessi, per intenderci, che realizzarono la protesta, anche in quell’occasione a colpi di grafica, contro quello che hanno definito ‘lo scempio delle Alpi Apuane‘. La stessa identica firma anche della protesta contro la gestione del Carnevale di Viareggio e contro l’attuale formula del Festival Gaber a Camaiore. In questo caso il riferimento, chiaro, è alla sicurezza sul lavoro e agli ultimi incidenti, mortali, registrati nel settore lapideo.

Le scritte “Il lavoro rende libero” con teschio sono apparse anche sulle mura perimetrali della ditta Henraux di Querceta. Lì però anche una variante: la scritta Henreaux riprodotta nello stile e nella grafica del film “Il Padrino”.

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