QUEL GIORNO, quindici anni fa, proprio come oggi: gran premio ciclistico ‘Città di Camaiore’, la classica dell’estate sportiva versiliese. La Rai come sempre segue l’evento con il suo inviato di punta nello sport delle due ruote, Adriano De Zan, carisma, esperienza e saggezza, migliaia di corse raccontate con passione. Il numero uno insomma. Quella telecronaca da Camaiore – il successo andò al toscano Michele Bartoli – fu l’ultima del popolare telecronista che, vinto dalla malattia con la quale da tempo stava lottando, due settimane dopo morì all’ospedale di Milano. Insomma un altro pezzo di storia – Adriano De Zan era il ciclismo, senza di lui lo sport delle due ruote, dal punto di vista televisivo, non è stato più lo stesso – che ha visto la Versilia, in questo caso Camaiore, come testimone dell’evento. Storia non solo sportiva ma anche di costume perché De Zan ha segnato un’epoca, le sue telecronache erano dei piccoli gioielli di stile, di professionalità, di atleti che venivano raccontati ad di là del loro spessore tecnico.

Adriano De Zan e Camaiore

ADRIANO DE ZAN, nonostante fosse in cura, non volle mancare all’appuntamento del ‘Camaiore’, la gara alla quale era molto legato fin dalle prime edizioni per i professionisti. Era stato lui a raccontare nei primi anni ’70 il prodigioso sprint vittorioso di Eddy Merckx sul traguardo di via Oberdan davanti a Felice Gimondi, un ordine di arrivo che avrebbe anticipato l’epilogo di un successivo mondiale. Era stato lui a salutare una delle prime prove negli anni ’90 dell’allora promettente Marco Pantani. Era stato lui a celebrare i successi – sempre al ‘Camaiore’, ma in quelle occasioni con il gran premio che valeva come prova unica per l’assegnazione del titolo di campione d’Italia – di Moreno Argentin nel 1983 e di Giorgio Furlan sette anni dopo.

 Il premio Adriano De Zan

Nel suo ricordo, il comune di Camaiore l’anno dopo la scomparsa decise di organizzare una manifestazione che portasse il nome di Adriano De Zan per celebrare sul palcoscenico del teatro dell’Olivo un personaggio del mondo dello sport o dello spettacolo. Decollo verticale in pompa magna, con vincitori del calibro di Pier Luigi  Collina e Pippo Baudo. Poi, stop dopo poco meno di due lustri: il premio De Zan viene congelato, finisce nell’anticamera dell’archivio, con poche possibilità di essere rilanciato. Peccato, perché la figura di Adriano De Zan per il legame che aveva con Camaiore e per la sua ultima telecronaca proprio dalla Versilia meritava di essere trattata con una sensibilità e un’attenzione diversa.

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