“Sotto i ponti di Seravezza l’acqua scorre placida e le trote Fario nuotano tranquille, ma all’ombra di Palazzo Mediceo sarebbero in corso manovre sotterranee delle quali l’opinione pubblica è tenuta all’oscuro.” Scrive così Francesco Speroni, definitosi consigliere d’opposizione extra-consiliare del Comune Unico della Versilia in divenire.

“Pare – ed uso il condizionale solo per eccesso di prudenza – che nelle segrete stanze del Municipio, l’amministrazione Tarabella sia alacremente impegnata a modificare alcuni regolamenti comunali.

‎Queste modifiche sono forse necessarie per migliorare servizi ed efficienza per i cittadini contribuenti? No, nulla del genere. Si tratta di modifiche per consentire l’agognata assunzione dell’amico del sindaco Paolo Costa – che già percepisce ‎una pensione che si aggira approssimativamente sui 2-3mila Euro al mese ai quali si aggiungerebbero 15mila euro l’anno una volta assunto in Comune.

Pare che nella foga di nominare l’amico Costa suo capo di gabinetto (o forse segretario personale, o forse consulente del sindaco, ancora non è chiaro) a Tarabella siano sfuggiti alcuni regolementi che – per legge – impediscono quell’assunzione.

‎Tra questi, il fatto che l’organigramma comunale non prevede una figura del genere – che quindi andrebbe inventata ad personam, ed anche il fatto che Costa sia un pensionato sembra essere un ostacolo: la legge, e prima ancora il senso di giustizia, ci dicono che è preferibile assumere un disoccupato, e non uno che ha già un reddito garantito come appunto la pensione.‎ Ma il senso di giustizia a Tarabella non interessa, impegnato com’è a risolvere questi fastidiosi grattacapi al fine di raggiungere lo scopo.

Se fossi consigliere comunale d’opposizione, potrei accedere alle carte e verificare l’operazione. Ma io faccio opposizione extra-consiliare, pertanto non ho questo privilegio.‎ Mi chiedo cosa stia facendo l’opposizione consiliare? Se non si scatenano su una cosa del genere… allora quando?

Da parte mia posso solo ricordare al sindaco Tarabella un ben poco lusinghiero precedente: quando sindaco era Enrico Mazzucchi in comune fu fatto entrare – con una chiamata ad personam pure lui – il compagno Franco Pucci. Se la memoria non mi inganna di quella vicenda si occupò la Corte dei Conti e non finì bene per Seravezza.”

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