Una notte Mundial quella che sabato ha visto protagonista il campione del mondo Paolo Rossi a La Capannina di Franceschi di Forte dei Marmi.
Un vero e proprio “Gran Galà dello Sport” per festeggiare i 60 anni della leggenda Pablito, che nel Mondiale di Spagna 1982 trionfò con la nazionale italiana grazie alle sue sei reti nella fase ad eliminazione diretta.
Paolo Rossi ha spento sessanta candeline alla presenza dei tanti compagni protagonisti con lui di quel memorabile campionato del mondo e di numerosi rappresentanti dello sport italiano, il tutto ripreso dalle telecamere di Canale5 che si è assicurato l’evento in esclusiva.
Al termine della cena di gala sul palco del locale più antico del mondo è andato in scena un vero e proprio show condotto da un volto noto delle trasmissioni sportive Mediaset, Bruno Longhi, che ha improvvisato accompagnato dalla chitarra una canzone scritta appositamente per Paolo Rossi.
Interventi sul palco dei compagni di squadra Antonio Cabrini e Nicola Zanone, spazio alle risate con i comici Stefano Nosei e Leonardo Fiaschi, e ai riconoscimenti istituzionali da parte del Sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti e del Presidente del Forte dei Marmi Calcio Mussi Alessandro. A festeggiare il compleanno anche Paolo Brosio, il quale durante la serata ha organizzato una raccolta fondi per i terremotati di Amatrice.
E ancora rito portafortuna del sensitivo Solange. Anche personaggi della stampa si sono alternati sul palcoscenico: il mito Gianni Minà, Mino Taveri, Irma D’Alessandro, Fabio Guadagnini e il caposervizio della Nazione Enrico Salvadori. A concludere lo show l’esilarante siparietto del Presidente del Genoa Calcio Enrico Preziosi che ha intonato la canzone “La mia Libertà” di Califano”. Assente Antonello Venditti, il quale ha fatto recapitare al Campione del Mondo un cappello con dedica. Applausi e brindisi finale per il taglio della torta di Paolo Rossi con la moglie Federica. Pablito si è poi intrattenuto con il Patron del locale Gherardo Guidi, la moglie Carla e la figlia Cristina, in compagnia di Paolo Brosio e Antonio Cabrini.
