Tante volte camminando in passeggiata a Viareggio abbiamo ammirato la maestosità e lo splendore del Grand Hotel Royal. Da sempre ascoltiamo i racconti di cos’era l’hotel, e Viareggio, ormai un secolo fa. Carrozze, dame, signori e nobiltà: Viareggio capitale della Belle Époque, la Perla della Versilia. Oggi lo splendore, “di facciata”, del Royal è rimasto. Di tutta un’epoca sono rimasti solo simboli, e il Royal è uno di questi.

Riuscire ad entrarvi non è una cosa che capita tutti i giorni. Grazie all’Open Day dell’hotel Royal, noi di Destinazione Terra abbiamo potuto ammirare il suo splendore. Organizzato dall’Associazione Ville Borbone e Dimore Storiche della Versilia, insieme a BW Premier Collection Grand Hotel Royal. L’evento ha riscosso molto successo. Viareggini, e non, si sono incontrati in un pomeriggio alla scoperta dell’hotel e della sua storia.

LA STORIA DEL “MIRACOLO” DEL ROYAL (E DI VIAREGGIO)

Nato come dimora privata a inizi ‘900,  appariva come un semplice palazzo, senza le sue particolari torrette.  Nel 1910 venne trasformato in hotel. Ma è  negli anni ’20 e ’30 che il Grand Hotel Royal diventa uno degli alberghi più prestigiosi della città, e d’Europa.

Viareggio era la prima stazione balneare più importante d’Europa. È grazie al “miracolo” dell’architetto Belluomini, il Royal venne trasformato nel meraviglioso edificio che è oggi. Rialzato di tre piani e arricchito da due torrette (oggi le suite “Ondina” e “Burlamacco”), venne decorato insieme a Galileo Chini, realizzando un vero gioiello del liberty.

Entrato a far parte dei 50 migliori hotel del mondo, il Royal divenne punto di ritrovo dell’alta società dell’epoca. Nel salone principale, “sala dei cristalli”, nelle sale di lettura, o in giardino, sedevano,  ad ascoltare musica, leggere o discutere. Sceicchi, reali di Belgio e di Russia, Mussolini, Pirandello e D’Annunzio. Ma anche i più famosi personaggi dello spettacolo, della cultura e della nobiltà dell’epoca. La vita del Royal era scandita dai veglioni a tema, in cui tutte le signore dovevano rigorosamente vestire d’oro e di rosso (i colori del Royal).

Grand Hotel Royal Viareggio 4 stelle - Versilia
Salone dei cristalli – Royal Viareggio

Una veranda (600mq), il giardino (10.000mq) e una serra (per i fiori che dovevano abbellire i tavoli). Statue e giochi di luce permettevano di godere di un’atmosfera molto suggestiva. Oggi al posto della serra si trova l’unica piscina esterna tra gli hotel di Viareggio.

Viareggio era la capitale mondiale del turismo, la Perla della Versilia, uno status simbol. Viareggio era l’apice della vita artistica, mondana e balneare e qui i più facoltosi. Qui venivano a consumare quella che Goldoni definiva “la smania per la villeggiatura”. Un’eredità molto difficile da raccogliere.

OGGI FA UNO STRANO EFFETTO…

Oggi, attraversare la passeggiata per entrare nel Royal, visitare le lussuose Suite “Puccini” e “Burlamacco” e sentire cos’era Viareggio, fa uno strano effetto. Camminare nei saloni a vetri e cristallo, respirare l’aria del giardino ed immaginarsi un tempo, è spiazzante.

L’eleganza  degli interni e degli arredi (anche se non sono gli originali, perché trafugati negli anni ’60), i pavimenti originali  e la struttura nel suo insieme ci raccontano di un passato e di un mondo che ormai sono lontani.

La visita ci ha fatto riflettere.  Oggi la Versilia, e Viareggio in particolare, deve rialzarsi dagli allori sui quali si è adagiata molto tempo fa.  Le possibilità di riportare Viareggio al centro dell’attenzione ci sono. Mancano i soldi certo, ma la voglia e l’impegno di tutti, come cittadini, quello non dovrebbe mancare mai in una città unita.

Grand Hotel Royal Versilia
Veduta dalla Suite-torretta “Burlamacco”

Ma qualcosa sta nascendo,lentamente. Grazie alle tante associazioni, e cittadini volenterosi,  che si impegnano per la promozione della loro città. Come chi ha organizzato l’Open Day al Royal o chi si impegna per il centro e per la passeggiata.  Tutte iniziative, dal basso, che, anche se solo con piccoli gesti o eventi, sanno lanciare grandi e forti segnali alla città, che si ritrova e si riscopre.

Qualcosa negli ultimi tempi per riportare la città in vita (forse) si sta facendo, ma la strada (e non solo) è ancora tutta da rifare.

Guarda il nostro video-racconto alla scoperta delle suite del Royal…e non solo
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ultimo aggiornamento: 11-11-2016


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