Del Dotto non ha fatto assolutamente niente per la sicurezza contro i furti a Capezzano – a scriverlo in una nota e Nicola Della Latta, portavoce del comitato cittadino “Capezzano Più Sicura”.
“Leggo sulla stampa – insiste Della Latta – che il sindaco si vanterebbe di aver esteso la vigilanza di vicinato anche a Capezzano. Per amor di verità, devo specificare che Capezzano Pianore è stata la prima frazione nel Comune di Camaiore a partire con la vicinanza di vicinato, tramite whatsapp, da gennaio 2016, senza alcun intervento dell’amministrazione comunale, che anzi, ha cercato fin da subito di osteggiarci, salvo poi tentare di prendersi il merito una volta constatato che l’idea era buona”.
“Ad oggi, siamo in 158 iscritti al gruppo whatsapp, distribuiti in tutta la frazione e siamo aperti a nuove iscrizioni. Al gruppo è iscritto anche il Comandante della Caserma dei Carabinieri di Camaiore che riceve in tempo reale le nostre segnalazioni. Abbiamo creato un comitato con oltre 200 iscritti e abbiamo presentato una petizione al Consiglio Comunale di Camaiore con delle richieste ben precise che sono state puntualmente ignorate da questa amministrazione. Abbiamo chiesto che le pattuglie della Polizia Municipale venissero utilizzate a fini preventivi dei furti, ci hanno risposto che non ci sono pattuglie sufficienti. Abbiamo chiesto telecamere e ci hanno risposto che non ci sono soldi. Soldi che evidentemente sono stati trovati in qualche modo per posizionare in bella mostra cartelli inutili dove si avviserà che anche a Capezzano si fa vigilanza di vicinato. Cartelli che non abbiamo mai chiesto e che, l’amministrazione vuole mettere a tutti i costi.
“Evidentemente, viste le imminenti scadenze elettorali, il sindaco ha bisogno di visibilità. Le telecamere non si vedono. I cartelli sì. Lo capiamo.
I cittadini di Capezzano Pianore hanno bisogno di maggiore sicurezza e la chiedono da quasi un anno. Nulla è stato fatto fino ad ora.
Attendiamo fiduciosi nella speranza che, quando l’amministrazione avrà finito di sfruttare politicamente il lavoro degli altri, decida finalmente di fare qualcosa”.
