“Il PD di Camaiore ha affrontato da molto tempo il tema delle riforme costituzionali, seguendo l’iter parlamentare dal suo inizio, organizzando anche incontri pubblici dedicati all’argomento.” Recita così il documento partorito dall’assemblea del Partito Democratico di Camaiore.
“Lo scopo era sempre di valutare le proposte nel merito cercando di calare nel nostro territorio un dibattito approfondito su una questione per noi di vitale importanza qual è il funzionamento della nostra democrazia.
Dopo l’approvazione del Parlamento abbiamo sostenuto con impegno le ragioni del sì, convinti che la riforma nel suo complesso avrebbe portato una semplificazione e un rafforzamento delle istituzioni democratiche.
Dobbiamo prendere atto della netta bocciatura subita nel referendum, per motivi che andranno attentamente capiti e analizzarli, ma che probabilmente, hanno a che fare solo in parte con il contenuto della riforma stessa. La legislatura costituente, non avendo compiuto il suo obiettivo primario giungerà presto a termine e sul piano nazionale si aprirà una fase nuova.
Da parte nostra, continueremo il nostro lavoro a contatto con il territorio, considerando fondamentale, sempre, un dialogo largo, senza la presunzione dell’autosufficienza, ma con attenzione alle istanze e alle esigenze di chi vive e lavora sul nostro territorio.
A Camaiore il risultato del sì, pur risultando minoritario, è stato superiore al risultato nazionale e anche a quello di molte realtà a noi vicine. Tuttavia, le scelte fatte sulla questione delle riforme costituzionali non riflettono schieramenti politici omogenei e siamo consapevoli che molti di coloro che condividono con noi la stessa sensibilità politica e l’attenzione ai bisogni delle categorie più disagiate, erano schierati per il no.
Pur preoccupati per il quadro politico nazionale in rapida evoluzione, sul piano locale abbiamo ben chiaro il programma da attuare da qui alla fine della consiliatura e come procedere per presentare, assieme ai nostri alleati, la nostra proposta per i prossimi cinque anni.”
