Una denuncia per aver diffamato l’avvocato Miracolo durante una trasmissione tv. Questa la querela che riceverà il consigliere comunale a Viareggio, Giuseppe De Stefano.

Questo il testo della lettera-querela di Fabrizio Miracolo:

AL SIG. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI LUCCA
ATTO DI QUERELA

Ill.mo Signor Procuratore,
io sottoscritto Miracolo Fabrizio, nato a Benevento il 6.8.1963, residente a Viareggio (LU), Via Battisti n. 73, mi pregio di esporre quanto segue:
Ho appreso da alcuni conoscenti che il giorno 15 dicembre 2016, alle ore 21,00 circa, durante la trasmissione “Versilia in linea” veniva intervistato dal conduttore sig. Gabriele Altemura il sig. Giuseppe De Stefano capogruppo del Movimento “Viareggio Democratica”, il quale rilasciava delle dichiarazioni sul mio conto, gravi e diffamatorie.
Egli infatti, dopo aver premesso di essere Consigliere di maggioranza, del Consiglio Comunale di Viareggio, nonché ideatore e progettista del simbolo “Viareggio Democratica” in data 7.4.2015 lo faceva certificare dal notaio Monaco e cioè subito dopo che il PD aveva rifiutato che si facessero le primarie da lui chieste.
E poi subito dopo ha affermato che “si possono fare i miracoli senza Miracolo”. “Domani mattina lo querelo perché mi ha minacciato mia ha detto che non dovevo rivolgere la parola alla moglie e che ci dovevo girare lontano e poi se mi dovesse succedere qualcosa a me io penso che sia il mandatario il Miracolo”.
“Il Miracolo per telefono mi ha dato del disonesto dell’imbroglione e di stare lontano dalla moglie e fossi in Te starei lontano dal farmi vedere in giro, ci sono precedenti e altre cose che sono avvenute”. E poi “Io dirò martedì ho ricevuto sta telefonata”, e alla domanda del giornalista egli ha detto “io se fossi in te non andrei in giro”.
“Il Miracolo non raccoglie e non raggiunge gli iscritti, gli aderenti, i simpatizzanti, tutto questo l’ha fatto sempre De Stefano, Miracolo non c’è mai entrato”.
“Lui interviene tutti i giorni fuori posto entra contro il Sindaco di Camaiore, Viareggio Democratica non è nata per fare la lotta al Sindaco di Camaiore che è del PD, Viareggio Democratica è una costola del PD”. E poi “se Del Ghingaro ha fiducia in quello il De Stefano non ha fiducia”.
“L’elezione e la lista di Viareggio Democratica è stata fatta per Del Ghingaro e non per Miracolo amministratore della SEA, chiaro”!.
A domanda del conduttore “a suo giudizio dove è nato questo rapporto di grande fiducia tra Del Ghingaro e il Miracolo su che cosa si basa?”.
“Non ne ho conoscenza. Sento delle voci in giro fossi in Del Ghingaro mi guarderei bene dal continuare a dargli fiducia. Se in giro dicono che il Palazzo Comunale non è in Piazza Niero e Paolini ma in un’altra strada qualcosa puzza”. “Tra le cose che mi ha detto dimettiti”.
Per ben comprendere la portata e il significato delle affermazioni del De Stefano bisogna ascoltare quanto dice il capogruppo del PD Poletti, che pur senza mettere in dubbio quanto riferisce De Stefano afferma che è molto grave che un soggetto politico si comporti in quel modo ed aggiunge “abbiamo sempre contestato il ruolo di Fabrizio Miracolo”.
Successivamente, il De Stefano riferisce che su “Facebook fa scrivere (Miracolo) continuamente dai suoi amici dimettiti, sei vecchio vai a casa. C’è un disegno preciso se mi dimetto”.
Inoltre, dice che “quando abbiamo fatto la riunione c’era il suo autista con la pistola nella tasca, me lo ha detto mia moglie”.
“Il Miracolo ha tentato l’assalto al Partito facendo le tessere. Ne ho iscritti 160 i soldi me li ha dati Miracolo”.
“Ha fatto gli iscritti perché voleva che la moglie facesse strada”.
*****
Questi i fatti costituenti il reato di diffamazione aggravata prevista dall’art. 595 c.p.
Ritengo che al De Stefano dovranno essere contestate le aggravanti di cui ai comma 2 e 3 in quanto Egli mi ha attribuito dei fatti determinati falsi e l’offesa mi è stata arrecata con il mezzo televisivo.
A questo punto devo chiarire che effettivamente il 6.12.2016, verso le ore 14,30 telefonai al De Stefano in quanto l’Assemblea di Viareggio Democratica, movimento di cui sono stato il promotore, nonché il presentatore della lista civica candidata alle elezioni comunali del 2015, mi aveva delegato a censurare la sua scelta di voler costituire il gruppo di “Socialismo Municipale”, quantunque Egli fosse il capo-gruppo di “Viareggio Democratica”, e senza che della questione ne avesse parlato con il sottoscritto e/o con gli organi del Movimento.
Tale notizia è apparsa sul quotidiano “Tirreno” del 28.11.2016.
Nel corso della telefonata ebbi a manifestare al De Stefano che tale sua iniziativa, del tutto personale, non era in linea con le scelte politiche del movimento e che sarebbe stato corretto e coerente dimettersi quanto meno dalla carica di capo-gruppo.
Non commento oltre.
Nel corso del giudizio avrò modo di provare che i fatti che mi sono stati attribuiti dal De Stefano sono falsi e determinati da altri motivi facilmente comprensibili con le scelte politiche che poi ha operato pensando, che il movimento Viareggio Democratica fosse “superato” e destinato a morire.
Tutto ciò premesso, io sottoscritto Fabrizio Miracolo
CHIEDO
che per i fatti sovraesposti venga promossa l’azione penale nei confronti del sig. Giuseppe De Stefano, nato a Agerola (NA) il 6.10.1940, residente a Viareggio (LU), Via dei Glicini n. 17, in ordine al delitto previsto e punito dall’art. 595, 1° e con le aggravanti di cui al 2° e 3° comma e per tutti gli ulteriori reati che la S.V. Ill.ma ravviserà nei fatti di cui sopra.
Chiedo la punizione del reo riservandomi la facoltà di costituirmi parte civile per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali.
Chiedo, inoltre, di essere sentito prima di una eventuale archiviazione dell’instaurando procedimento.
Chiedo che ogni comunicazione venga effettuata presso la mia residenza.

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