“I servizi essenziali devono restare pubblici”. Si compatta il fronte del no dei sindaci della costa contrari alla privatizzazione della gestione dei rifiuti. Lo ha ribadito Daniele Mazzoni, Vice Sindaco alla stampa che ha riavvolto il nastro partendo dall’assemblea di Ato dello scorso 15 dicembre: “ribadisco la nostra contrarietà alla gestione privata dei rifiuti – ha spiegato – così come avevano espresso la nostra perplessità sulla gara che Ato stava portando avanti nella ricerca del socio privato. Quella gara ora è stata chiusa grazie anche alla nostra azione di ostacolo. Abbiamo manifestato formalmente, il 22 dicembre, con una lettera, la nostra posizione minacciando anche di portare i documenti alle Procure e all’Anac. Ora mi aspetto una presa di posizione dai sindaci della Versilia e della costa: devono dire chiaramente ai loro concittadini se intendono abdicare a favore dei privati il servizio dei rifiuti per i prossimi 20 anni”. I rischi dell’ingresso di privati nella delicata gestione di un servizio indispensabile sono l’aumento tariffe, disagi per i cittadini che non avranno più un punto di riferimento sul territorio ed un maxi appalto da svariati miliardi di euro per i prossimi 20 anni che non può non fare gola ai privati. “Ci sono altri comuni contrari, come Livorno con cui ci siamo già confrontati diverse volte, all’affidamento al privato: ci incontreremo la prossima settimana con i comuni contrari al privato gestore dei rifiuti, per studiare un’azione comune atta a garantire che la gestione dei rifiuti resti pubblica ed un’analisi seria degli impianti. Acqua, rifiuti e tutti i servizi essenziali devono restare pubblici”. “La nostra ricetta – conclude Mazzoni – è quella dell’affidamento in house del servizio a Reti Ambiente e per la nostra zona a Ersu per garantire i cittadini e non cedere per 20 anni il controllo del ciclo dei rifiuti a privati”.

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ultimo aggiornamento: 11-01-2017


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