Pubblichiamo lo sfogo inviato da Maria Elena Bardini, mamma di un bambino, vittima del disagio causato dal freddo e dal mancato funzionamento di una caldaia presso l’asilo nido Scubidù di Pietrasanta.
“Vorrei raccontarvi la nostra esperienza perché non capiti mai più. Lunedì 9 gennaio ore 8 circa: le tate ci comunicano telefonicamente il problema del freddo e invitano i genitori a non portare i bambini al nido o tornare a prendere quelli che erano stati accompagnati presto. Quindi lunedì bambini a casa tutto il giorno.
Martedì 10 gennaio: accompagniamo i bambini al nido, fa ancora freddo perché i termosifoni sono molto tiepidi. La maggior parte dei genitori ritiene opportuno andare a prendere i bambini subito dopo il pranzo a causa del freddo”.
Mercoledì 11 gennaio ore 9.30 circa, ad ogni modo dopo l’orario di ingresso del mattino: le tate chiamano informando che l’edificio non è considerato idoneo ad accogliere i bambini e sicuramente pure loro che ci devono lavorare, al freddo e al gelo.
Nel pomeriggio viene comunicato ufficialmente che giovedì 12 l’asilo sarà chiuso e non ci sarà nessun servizio sostitutivo.
Quindi Mercoledì bimbi a casa. Giovedì nido chiuso… e niente vieta che lo sarà anche venerdì dato che non c’è niente di certo”.
Nessuna certezza per papà, mamme e bambine.
“Al di là dei disagi per i genitori, che lavorano, che hanno impegni, che hanno gli affari loro e contano sul servizio in generale, sentiamo il bisogno di farci sentire perchè riteniamo sia davvero ingiusto che per un problema di natura strutturale debba cessare di punto in bianco un servizio così fondamentale senza nessuna proposta alternativa che permetta di coprire il servizio in casi di emergenza. Un piano B.
Potrebbero essere offerte possibilità diverse negli edifici pubblici dedicati al pubblico: dividere i bambini in altri istituti, nella biblioteca, anche solo per poche ore al giorno. Ci si dimentica che il servizio di Asilo Nido non è solo una possibilità per le famiglie di poter andare a lavorare serenamente, ma anche e sopratutto un servizio sociale, di socializzazione e crescita per i nostri figli. Insomma. Metterli tutti insieme in una stanza e giocare e sfogarsi tra di loro almeno tre-quattro ore al giorno fa bene a noi ma in particolare a loro!
Noi genitori ci sentiamo trattati con un po’ troppa sufficienza. Il problema della caldaia a noi interessa molto e ci auguriamo che venga risolto il prima possibile ma è solo un aspetto della vicenda.
Alcuni genitori mi hanno detto di essere riusciti a parlare con l’ufficio scuola e di essere stati trattati con poco rispetto, anche nei confronti delle tate, che a mio avviso non fanno altro che fare quello che viene loro detto. Io ho cercato di chiamare ma nessuno mi ha mai risposto.
Riteniamo che sia da parte del comune che ad parte della cooperativa non ci sia stata la giusta organizzazione e che la vicenda sia stata affrontata con poca serietà nei confronti delle famiglie, che pagano mensilmente fino a 600 euro di retta. Questo lo troviamo davvero ingiusto.
Vi abbiamo raccontato questa storia, che è l’esperienza della mia famiglia, nella speranza che questo episodio insegni a tutti i responsabili coinvolti dell’importanza di avere (a questo punto, nel futuro) una veloce proposta alternativa, senza interrompere il servizio”.
(Visitato 860 volte, 1 visite oggi)
TAG:
asilo nido scubidù caldaia freddo gelo pietrasanta

ultimo aggiornamento: 12-01-2017


Freddo. Risolti i problemi alle Barsanti, scoppia un tubo al nido Scubidù

Pietrasanta a misura di bambino