Appello al Pd del sindaco di Viareggio che dalla sua pagina Facebook esorta il Partito lucchese e il PD versiliese a cambiare registro per evitare di perdere elettori, iscritti e quindi anche le Amministrative.

Giorgio del Ghingaro tuona sul partito di Lucca ma ancor più sul PD versiliese che – sostiene il primo cittadino di Viareggio – ha usato metodi stalinisti nei confronti dei vincenti, simpatizzanti e iscritti mediante una vera e propria epurazione fatta di sospensioni, espulsioni e mancati tesseramenti.
“Vendette stupide” che hanno tenuto fuori l’amministrazione di Viareggio – tra l’altro – dagli organi politici di indirizzo di Provincia, Parco ed ERP i membri dell’amministrazione di Viareggio, impedendo di fatto di poter incidere nelle scelte degli altri Enti in favore della Città.
Vendette messe in opera da “coloro che hanno portato al disastro il partito” e “sono ancora lì al loro posto, a raschiare il barile del livore e a preparare il terreno per nuove e annunciate sconfitte”

Appello al PD: l’intervento integrale di Giorgio del Ghingaro

“Penso che il PD lucchese si debba rinvenire velocemente, per evitare di continuare a fare brutte figure.
Lo penso perchè a Lucca, in vista delle amministrative, sta dando uno spettacolo triste, infarcito di comportamenti tipici della vecchia politica, quella che il suo leader Renzi avrebbe invece voluto rottamare. Trattative sul numero dei candidati per area di appartenenza, numero di assessori divisi per corrente, tentativo di impallare il sindaco uscente con ricatti politici vari, sindaco uscente effettivamente impallato che reagisce male, impermalosito. Tattiche tipiche della passata nomenclatura democristiana, che però queste cose le sapeva fare bene, infatti ha governato per quarant’anni, con politici di indubbia furbizia e abilità. Oggi a Lucca questa politica stantia non viene capita da nessuno, nemmeno e soprattutto da chi la mette in atto e se il partito democratico non si rinverrá velocemente i cittadini lo puniranno, come troppe volte é successo negli ultimi tempi in Toscana.
Lo penso anche perchè in Versilia sta succedendo di peggio. Dopo aver perso Pietrasanta e Viareggio ( avendo negato le primarie al sottoscritto, avendo imposto un candidato che poi ho battuto), dopo aver tenuto un comportamento stalinista nei confronti dei vincenti, molti iscritti e simpatizzanti PD (compreso il sottoscritto), con sospensioni, espulsioni, mancati tesseramenti, inventando scuse arditissime e improbabili, ha utilizzato i metodi della prima repubblica in fatto di vendette: tutti i candidati dell’Amministrazione di Viareggio fuori dai rappresentanti in Provincia (secondo comune per numero di abitanti), nessun membro di Viareggio nel direttivo del Parco Migliarino S.Rossore ( Viareggio é il secondo comune per estensione dentro l’Ente), Viareggio fuori dalla gestione ERP ( e qui il numero degli appartamenti gestiti è il più alto rispetto agli altri comuni), e potrei andare avanti.
Vendette stupide, quanto rozze che dimostrano insicurezza e scarsissimo senso delle istituzioni e della democratica. E naturalmente coloro che hanno portato al disastro il partito (numero di tessere ridicolo rispetto agli abitanti e ai simpatizzanti e soprattutto disaffezione drammatica tra i cittadini) sono ancora lì al loro posto, a raschiare il barile del livore e a preparare il terreno per nuove e annunciate sconfitte.
In Toscana e in Lucchesia quindi il partito democratico dimostra soprattutto una cosa: che non è connesso con i territori, in grado di “sentire” gli umori dei cittadini, all’altezza di proporre una linea politica condivisa, moderna e innovativa.
In realtá è occupato a inventare trame, a smerlettare con i fili delle ombre, a cercare nemici per trovare un modo di avere una linea comune, perché le proposte, le idee, quelle che una volta si chiamavano “linee” sono irrimediabilmente scomparse.
E allora? E allora rinvenitevi, dico io. Rinvenitevi velocemente o sará un disastro, a Lucca come in Versilia. Aprite porte e finestre al cambiamento, ascoltate i cittadini, mettetevi al loro posto, provate a dare soluzione ai loro problemi e non alle vostre priorità di bottega e di corrente. Insomma lo dico di nuovo, sommessamente, da iscritto espulso, da simpatizzante mortificato, da sindaco e da cittadino: RINVENITEVI!”

appello al pd del ghingaro

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giorgio del ghingaro pd versilia

ultimo aggiornamento: 16-01-2017


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