“Ci risiamo con le manie di persecuzione. Queste le parole del Gruppo PD di Pietrasanta: Quasi ciclicamente Mallegni sfodera uno dei suoi cavalli di battaglia: l’odio della sinistra nei suoi confronti. Il motivo di questo odio sarebbe addirittura motivato dall’invidia per la sua vittoria alle elezioni e perché come Sindaco avrebbe fatto in un anno e mezzo più della sinistra in cinque anni.

Effettivamente – continua il PD –  in questo anno e mezzo Mallegni ha fatto tante cose, tipo rendere la vita impossibile ai residenti del Centro ai quali ha tolto anche i posti riservati, facendoli pagare di più e sempre e comunque; ha allontanato dal centro cittadino gli artisti di strada che rappresentavano l’intrattenimento serale di tante famiglie con bambini. Oppure ha tagliato il servizio di raccolta porta a porta del verde, creando così disagi alla maggior parte dei cittadini. Senza considerare poi che con questa scelta è stato indirettamente incentivato l’abbandono dei rifiuti verdi. Grandi cose anche dal punto di vista culturale visto che il Sindaco avalla una gestione fallimentare della Fondazione Versiliana che sta perdendo l’identità di stagione di avanguardia culturale e di alto livello, che la contraddistingueva nel passato (prime nazionali, grandi spettacoli, produzioni ecc.). Per non parlare poi del mancato coinvolgimento dei nostri artigiani nella vita culturale della città. Anche dal punto di vista dei lavori pubblici il Sindaco è riuscito a fare un record: tenere chiuse le scuole per sei giorni consecutivi perché i ragazzi erano al freddo. Non c’è che dire: Mallegni ha proprio dato il meglio di sé in quest’anno e mezzo!

Ma lui da questo esce bene, – conclude l’accusa del Gruppo PD – sì, perché è sempre colpa degli altri. Mai sua. Una cosa è ormai chiara a tutti, l’Amministrazione guidata da Mallegni è obiettivamente in evidente difficoltà: non è capace di rispondere a molti, se non a tutti, i problemi della città, e quando non ce ne sono, dove tocca fa dei disastri. Pertanto, visto quello che ha fatto finora, l’augurio per il futuro di Pietrasanta è che stia fermo il più possibile, almeno limita i danni. Che poi ci sono gli altri a riparare i buchi che lascia”.

Pronta la replica del sindaco, Massimo Mallegni: “A chi mi accusa di fare gli interessi degli imprenditori, io rispondo che è vero perché, solo attraverso le imprese, si può creare occupazione, sviluppo e combattere il lavoro nero”.

mallegni balneariLo ha detto il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni, incontrando i balneari di Marina per discutere della vendita dei parcheggi di pertinenza degli stabilimenti. “Le imprese, in particolare le piccole e medie – ha spiegato Mallegni – rappresentano l’ossatura del tessuto economico della nostra nazione. Dai Comuni deve partire un sostegno per il rilancio delle singole attività, oggi schiacciate da uno Stato che non è loro amico e che pone ogni giorno ostacoli all’innovazione. La burocrazia in Italia è un freno al rilancio delle imprese. La politica deve comprendere le necessità degli imprenditori e attivarsi per supportarli e dare impulso all’economia. La categoria dei balneari rappresenta nel nostro paese oltre un milione di persone, che investono da sempre nel loro lavoro, migliorando le strutture balneari che si rinnovano di continuo e costituiscono una parte importante del PIL. Qui sul territorio c’è bisogno di una spinta allo sviluppo, servono risorse da investire. La vendita dei parcheggi degli stabilimenti è  un modo per mettere il Comune in condizione di incassare e gli imprenditori del settore turistico di avere finalmente una proprietà, con la garanzia della fruibilità pubblica per la comunità”. Sul discusso valore dei terreni, fissato dall’agenzia delle entrate in 290 euro al mq, Mallegni è stato chiaro: “Per me la stima è troppo alta, fuori mercato, l’obiettivo è quello di arrivare a definire il giusto prezzo, quello dell’Agenzia delle Entrate è un parere autorevole ma sicuramente discutibile”. Mallegni ha parlato anche dei piani futuri sugli stabilimenti: “Io punto alla liberalizzazione delle attività. Toglieremo dal regolamento comunale il vincolo legato alla balneazione per consentire agli imprenditori di aprire ristoranti e centri benessere che possano lavorare tutto l’anno. È anacronistico mettere in atto misure proibizioniste che puntano a salvaguardare un non precisato obiettivo. Oggi la parola d’ordine deve essere libertà, parola che fa paura a tanti, ma non ai nostri imprenditori. È comprensibile che chi non ha mai lavorato non voglia cambiare le cose per il timore magari di dover lavorare in futuro. Gli imprenditori italiani non si devono lasciare infinocchiare dai buonisti dell’ultim’ora che puntano al tanto peggio tanto meglio. Dobbiamo invertire una visione culturale che vede nell’imprenditore una mucca da mungere, mettendo finalmente le imprese al centro degli obiettivi primari che le amministrazioni locali e lo stato centrale devono avere in agenda per il rilancio del paese”.

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ultimo aggiornamento: 19-01-2017


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