Gli operai stagionali del carnevale non assunti dalla Fondazione ci scrivono: “La vocazione turistica della nostra zona ha da sempre fatto in modo che molti viareggini facciano un grosso affidamento sul lavoro stagionale. Finita l’estate una buona occasione di lavoro era il carnevale:il lavoro agli hangar, portare i mascheroni,i movimenti sui carri,operai del carnevale, addetti alle tribune,alle casse, agli ingressi, sorveglianti, centinaia di persone del posto trovavano lavoro,seppur saltuario,spesso mal retribuito,a volte al nero, ma pur sempre un modo onesto di guadagnare qualcosa per arrivare di nuovo alla stagione estiva, quella vera, quella lunga sei mesi,quella che ti da un’ entrata forte per l’economia familiare.

Cosi’ è stato per decenni,fino a quando ad amministrare la città e le nostre manifestazioni più importanti sono arrivati gli “stranieri”,personaggi poco legati alla nostra cultura e poco rispettosi delle realtà lavorative locali.

Nel segno di un presunto risparmio hanno tagliato il nostro lavoro di operai stagionali, hanno eliminato assunzioni di personale amministrativo stagionale,hanno mandato via centinaia di persone del luogo addette agli ingressi alle tribune e alle casse , hanno spezzato le collaborazioni con ditte locali (per ultima la Versilia servizi) affidando tutte le mansioni a ditte esterne al tessuto economico lavorativo della città, attaccando in modo indegno tutti i lavoratori locali più precari e meno difendibili da un punto di vista sindacale e contrattuale, dietro la maschera di progressisti, di uomini di sinistra, hanno perpetrato un cambiamento radicale all’interno del carnevale inteso come serbatoio lavorativo per i residenti.

A questo va aggiunto che se con la costruzione della cittadella il carnevale è evoluto da un punto di vista logistico e di ubicazione, niente è stato prodotto come incremento di posti lavoro (nonostante il grosso dispendio di soldi pubblici da parte della città), anzi possiamo dire che le opportunità lavorative sono diminuite in quanto sono state tagliate sia le costruzioni di seconda categoria (da 6 a 4) che le mascherate di gruppo (da 13 a 9 ) con conseguenti perdite di maestranze e di forza lavoro occasionale,e che anche la costruzione e l’allestimento in città degli addobbi non viene più fatta.

Noi abbiamo provato a renderci disponibili anche per piccoli lavori,abbiamo provato a fidarci del nuovo presidente, della ditta che ci ha tolto il lavoro, della Regione che l’anno scorso si rese disponibile tramite il consigliere del Presidente Rossi, Gianfranco Simoncini,a mediare il nostro reintegro per questa edizione,abbiamo mendicato incontri con amministratori,con politici,con la presidentessa Marcucci,abbiamo provato ad entrare con lei nel merito di scelte secondo noi antieconomiche come quella di affidare a SICREA la riscossione e la gestione degli spazi commerciali all’interno del circuito dietro compensi, il cambio di una mansione che veniva fatta da personale della fondazione con sicuri guadagni maggiori.

Abbiamo provato a dire che SICREA ed ALLEXTIRE (tramite PROMOPOINT) di Campi Bisenzio sono una stessa entità (le visure camerali lo dimostrano) e sono diventati l’unico gestore dei corsi mascherati, abbiamo urlato alla città che queste ditte hanno pochi dipendenti e sono costrette a sub appaltare (alla ditta ROSSANTE di Verona) i lavori più impegnativi come il montaggio e lo smontaggio delle tribune, abbiamo detto che i dipendenti di queste ditte alloggiano in Hotel per gran parte della durata del carnevale,abbiamo sollevato dubbi su come possano rientrare nelle spese,abbiamo aspettato risposte che non ci sono mai state date,neppure quella con cui dovevano farci sapere se era possibile almeno un nostro parziale reintegro (il sabato, la domenica e il lunedi) come concordato in un incontro di dicembre. NESSUNA RISPOSTA. NON ABBIAMO RICEVUTO NESSUNA RISPOSTA.

E nel frattempo assistiamo a spettacoli televisivi locali dove amministratori sorridenti ci dicono che il carnevale produce ricchezza per la città.

Svegliatevi VIAREGGINI …perdere centinaia di opportunità lavorative non è una ricchezza ma un campanello d’allarme che deve farci riflettere tutti.
Abbiamo cercato di denunciare tutto questo nel silenzio assordante di chi non risponde,di chi non vuol sentire,silenzio rotto solo da qualche trafiletto di giornale dove si dice che la procura indaga su qualche affidamento della fondazione.

Noi confidiamo nella giustizia,si, ma nello stesso tempo ci facciamo portavoce di tutti i viareggini che hanno perso opportunità lavorative legate al carnevale a causa di questa scellerata e clientelare gestione di un NOSTRO patrimonio da tutelare e difendere con iniziative di protesta atte a sensibilizzare l’opinione pubblica. Siamo quasi sicuri che i prossimi a pagare pegno saranno i lavoratori precari di altre realtà cittadine, non ultimi quelli del Festival Pucciniano.

L’esperienza dell’anno scorso ci ha insegnato che l’unico modo per “ferire”i nostri amministratori stranieri,siano lucchesi,garfagnini o fiorentini di Campi Bisenzio,è la continua protesta in ogni sua forma lecita.

Questo li disturba,li spaventa,e questo continueremo a fare,certi che il carnevale e qualsiasi manifestazione della città devono creare lavoro per i Viareggini”

 

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